November 24, 2024
Il report sulla popolazione italiana 2015 pubblicato venerdì 19 febbraio dall’Istat dipinge uno scenario a tinte fosche, ma drammaticamente fedele, delle condizioni sociali del nostro paese. La crisi economica, che dal 2008 sembra non trovare vie d’uscita concrete, e gli effetti delle riforme neoliberiste imposte dalla Commissione europea e attuate dagli ultimi governi, hanno prodotto inevitabili contraccolpi sociali che gli indicatori dell’istituto centrale di statistica fotografano in maniera impietosa.
Un paese piegato da una crisi economica senza sbocchi che, anche a causa di una politica industriale ormai inesistente, non solo ha registrato, dal 2008, una perdita del 25% della produzione industriale e una contrazione del Pil di circa il 10%, ma non riesce nemmeno a fermare l’incontenibile emorragia di aziende nazionali verso l’estero. Negli ultimi sette anni ben 473 marchi del Made in Italy sono finiti in mano straniera: Telecom, Pirelli, Italcementi , Ansaldo Breda e Ansaldo Sts, sono alcuni fra gli assi portanti della nostra economia sfuggiti al controllo dello stato e del declinante capitalismo nostrano.
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