Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La solitudine del “macchinista solo”: che succede se si sente male sul treno?

Postato il 22 Settembre 2023 | in Sicurezza sul lavoro | da

Dal compagno e “maestro” Giovanni “Beppone” Grillo

Molti si accorgono dei problemi delle ferrovie solo dopo stragi come quella di Brandizzo.

Altri, che sui treni ci vivono, come i ferrovieri e anche i pendolari Genova-Trieste quali il sottoscritto, devono “approfittare” anche dei disastri per attirare l’attenzione del “pubblico”.

È quanto farò parlando dell’annosa questione del Macchinista Solo: il conduttore unico della maggior parte dei treni italiani, pubblici e privati. Questione segnalatami da un ex macchinista ed ex Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, oggi pensionato ma sempre impegnato sul tema, Giuseppe “Peppone” Grillo, che mi ha fornito tutta la documentazione.

Quanti prendono quotidianamente il treno, in effetti, non sanno che, a oggi, la quasi totalità dei treni italiani è condotta da un solo macchinista: il resto del personale, e in particolare il capotreno dei treni viaggiatori e il tecnico polifunzionale dei treni merci, non sono né formati né autorizzati a sostituirlo in caso di necessità. Che succede, allora, se il “Macchinista Solo” si sente male e il treno si ferma in linea, oppure se, per colmo di sfortuna, si sente male anche un viaggiatore?

Non potendo essere sostituito, la solitudine già tristissima del Macchinista solo, rischia di trasformarsi in dramma.

Tratto dalla Mailing List Sicurezza sul Lavoro

   Invia l'articolo in formato PDF   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

PARTECIPAZIONE

Archivi

Tag Cloud