November 28, 2024
Sulla stampa locale apprendiamo che la Fondazione Pisa (Cassa di Risparmio) sarebbe interessata all’acquisto del palazzo ex Telecom di Piazza Facchini che oggi ospita la Sepi e numerosi uffici comunali.
L’assessore Serfogli giustifica la vendita come risparmio ma le dichiarazioni dello stesso meritano ulteriori chiarimenti
– Tra acquisto e ristrutturazione il Comune di Pisa ha speso una cifra forse superiore a quanto incassseranno dalla vendita. E’ possibile avere un resoconto dettagliato dei costi sostenuti in questi anni perchè i cittadini possano valutare la effettiva convenienza della operazione?
– la liquidazione della società Valdarno è imminente, il Comune tornerà proprietario di grossi immobili. Come saranno impiegati gli immobili? Corrisponde a verità la decisione di qualche dirigente\asessore di destinare parte della valdarno a società, fondazioni e attività non del Comune? E in tal caso, a quale scopo e con quale ritorno economico?
– I sindacati e i rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza da mesi denunciano la inadeguatezza dei locali della sesta porta (per dirne una nel fine settimana continua a non funzionare riscaldamento e acqua calda), gli stessi uffici comunali preposti alla sicurezza hanno effettuato sopralluoghi evidenziando problemi di varia natura che solo in parte sono stati risolti
– Il Comune pare voglia vendere piazza dei facchini per ripianare i debiti contratti con la costruzione della sesta porta e il mancato acquisto di parte dell’edificio da parte dell’Istituto di vulcanologia. Come stanno allora le cose? Risparmio (tutto da dimostrare) o operazione per occultare indebitamento per la sesta porta?
– Già oggi, senza il trasferimento di comunali e Sepi, l’edificio denominato sesta porta presenta criticità e non ci risulta che sia stato condiviso con i rappresentanti dei lavoratori il piano di trasferimento anche per valutare la idoneità dei locali ad ospitare un numero elevato di lavoratori\trici
– Per circa 60 mila euro è stato appaltato all’esterno il servizio di facchinaggio, ci sono limiti alla spesa sostenibile per arredamento , è stato allora predisposto un programma con relativi costi e se la risposta è affermativa è troppo chiederne la pubblicazione a mezzo stampa?
Sono in ballo cifre ragguardevoli, in tempi di tagli e spending review sindacato e cittadini vogliono vederci chiaro
Cobas Pubblico Impiego
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