Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

L’accorciamento della giornata lavorativa e l’incremento della produttività del lavoro

Postato il 27 Agosto 2015 | in Italia, Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

ferri-150422130724Un lavoratore non potrà prolungare neppure in via del tutto astratta la giornata lavorativa oltre le 24 ore. Limite che si accorcia ulteriormente se si tiene conto che per far funzionare il corpo umano, seppure solo come macchina da lavoro, sono necessarie determinate attività fisiologiche e biologiche senza le quali la sua stessa esistenza sarebbe impossibile.
Di più: l’introduzione nei processi produttivi di macchinari sempre più sofisticati, determinando una fortissima intensificazione [dei ritmi: velocità e intensità] del lavoro, a un certo punto dello sviluppo del sistema delle macchine e della grande industria, ha reso praticamente impossibile ogni ulteriore prolungamento della giornata lavorativa proprio perché era impossibile per l’operaio medio sostenere i nuovi ritmi produttivi per un numero di ore molto elevato.

A riguardo Marx scrive:

“E’ ovvio che con il progresso del sistema meccanico e con l’esperienza accumulata da una classe particolare di operai meccanici aumenti spontaneamente la velocità e con essa l’intensità del lavoro. In tal modo durante mezzo secolo il prolungamento della giornata lavorativa procede in Inghilterra di pari passo con la crescente intensità del lavoro di fabbrica.

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http://www.inventati.org/cortocircuito/2015/08/08/laccorciamento-della-giornata-lavorativa-e-lincremento-della-produttivita-del-lavoro/

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