December 23, 2024
Cosa succederà allo scoccare dell’ anno nuovo? Se lo chiedono tanti lavoratori e lavoratrici dipendenti dai comuni della Valdera, comandati da tempo all’ Unione della Valdera operanti nei servizi di refezione, trasporto scolastico, e polizia locale.
Gli accordi stipulati anni fa per il loro passaggio in comando all’ Unione riconoscevano il diritto a poter scegliere se rimanere nel proprio comune o essere trasferiti in via definitiva all’ Unione Valdera.
Oggi, pare che non sia più così. Ma allora chi ha abrogato questi accordi contrattati fra la parte pubblica e quella sindacale?
Non sarà stato lo stesso sindacato confederale che li ha firmati dimostrando di non capire più che a dover essere tutelati sono i lavoratori e le lavoratrici e non i Comuni con il loro sistema di potere?
Visto cosa hanno fatto CGIL, CISL, Uil sul contratto decentrato dell’ Unione Valdera, ormai è evidente che “non sanno quello che fanno” e tutto può essere accaduto, soprattutto perchè il personale interessato al trasferimento è disinformato e abbandonato al suo destino!
Tutti gli accordi che tutelavano i comandati sembrano rimessi in discussione. Pare, perché fra Comuni e Unione Valdera assistiamo ad un continuo rimpallarsi di responsabilità e chiacchiere tipiche del “renzismo” dilagante.
Nessuno ha il coraggio di uscire allo scoperto e di dire cosa intendono fare con chiarezza assumendosi responsabilità ed esponendosi alle azioni conseguenti.
Le Amministrazioni Pubbliche si esprimono con gli atti, e non a discorsi, e allora è possibile che non ci sia alcun atto a pochi giorni alla fine dell’ anno?
Anzi alcuni comuni, per adeguarsi alle modifiche del nuovo Statuto dell’ Unione Valdera in ordine alle funzioni attribuite, hanno nel frattempo riconfermato i comandi senza assumere decisioni sul trasferimento definitivo all’Unione.
Della serie, nell’ incertezza meglio attendere! Oppure si deciderà con qualche atto allo scoccare della mezzanotte per mettere tutti di fronte al fatto compiuto?
Intanto l’ Unione Valdera pensa solo al suo modello organizzativo, meglio a come aumentare le sue strutture di vertice \ dirigenziali.
Ma con quale fiducia potrà guardare al futuro il personale dei più bassi livelli esecutivi e amministrativi se trasferito ad un Ente Locale tipo l’ Unione Valdera che oggi pensa al proprio vertice e domani probabilmente ( prendendo ad esempio Progetto Prometeo) a come liberarsi del proprio personale?
Il Cobas Pubblico Impiego ha assunto una posizione chiara e a sostegno delle lotte e delle iniziative che lavoratrici e lavoratori interessati al trasferimento vorranno affidarci con esplicito mandato.
Al contrario, il sindacalismo confederale è sempre più lontano dai bisogni di lavoratrici e lavoratori e sempre più vicino agli interessi della politica che indirettamente li sovvenziona, basti vedere il silenzio in queste ore decisive.
Noi invece di fronte ai tentativi di “autoritarismo padronale” dei datori di lavoro pubblici e dei Sindaci ,rispondiamo in un modo solo: rivendicando i diritti e sostenendo le vertenze, a partire dai luoghi di lavoro a partire dai territori.
Cobas Pubblico Impiego
per il Cobas
Salvatore Bonavoglia
Federico Giusti
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