Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Lavoro infrasettimanale secondo Giannini….. un’anteprima del “jobs act” alla cascinese!

Postato il 3 Novembre 2014 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

lavoratore-ingranaggioL’argomento torna fuori ogni tanto per colpa di colui che aveva iniziato azioni per cercare di prendere i classici “ due piccioni con una fava”.

Verrebbe da rispondere con qualche detto pisano, del tipo che a volere la botte piena e la moglie ubriaca alla fine ci si copre solo di ridicolo, ma per restare alle facezie potremmo concludere che qualcuno è solito segare l’albero su cui è seduto.

Sotto il profilo del trattamento economico con corresponsione dell’ indennità, nel caso di personale inserito in turno, che operi nelle festività infrasettimanali (il problema della domenica non si pone essendo giorno fuori dalla turnazione a Cascina) è  corretto ( piaccia non piaccia) applicare l’ art.22 comma 5 del CCNL 14/09/2000.

Non è assolutamente chiaro (o meglio giusto vista l’ interpretazione datoriale) quali saranno  le conseguenze che determinerà la presenza in servizio nelle festività infrasettimanali  sia rispetto all’orario di lavoro settimanale che all’interno di una turnazione ripetitiva e programmata.

Semplice è la domanda da porsi: come (o se) si tiene conto del maggior orario (a prescindere se verificato su base settimanale, plurisettimanale o annuale) derivante da una prestazione di lavoro turnata su 6 giorni (da lunedì al sabato) che implica il servizio nei giorni di festività infrasettimanali?

A prescindere dall’ indennità di turno (quello affermato dalle sentenze sotto l’ aspetto economico è sempre stato chiaro) si tiene conto nella programmazione del servizio (anche al limite in sede di conguaglio almeno annuale) delle maggiori ore prestate in conseguenza del servizio nei giorni di festività infrasettimanali?

Oppure si programmano turno e rotazioni (addirittura nell’arco dei 12 mesi) perchè almeno a fine anno sviluppi prestazioni di servizio non superiori a quelle di qualsiasi altro dipendente che opera su 6 gg la settimana dal lunedì al sabato?

Facciamo qualche esempio pratico, tanto per non sbagliarci.

Personale NON IN TURNO che opera su 6 giorni la settimana da lunedì al sabato con orario per 36 ore settimanali (6 ore giornaliere)

anno 2014 giorni 365 -festività giorni 63 (domeniche 52 infrasettimanali 11) – (non è considerato il s. patrono) – ferie giorni 36 ( di norma)

giorni lavorativi residui su base annua 266 pari ad ore 1596 annue

applicando quanto sostenuto dal servizio personale- Personale IN TURNO che opera su 6 giorni la settimana da lunedì al sabato con orario per 36 ore settimanali (6 ore giornaliere)

anno 2014 giorni 365 -festività giorni 52 (domeniche 52 infrasettimanali 0) – (non è considerato il s. patrono) – ferie giorni 36 (di norma)
giorni lavorativi residui su base annua 277 pari ad ore 1662 annue

La differenza (in questa simulazione) è di 66 ore annue in più;  secondo il servizio personale queste ore sono compensate anch’esse con l’ indennità di turno?

In sostanza si vuol far passare l’ idea che con l’ indennità di turno , e magari anche con la riduzione a 35 ore, si compensa non solo il disagio derivante da una rotazione alternata dei diversi turni collegata ad una programmazione rigida di ferie permessi e simili, ma anche prestazioni orarie aggiuntive?

Una interpretazione non solo discutibile ma meritevole di essere portata in Tribunale; sentenze/ordinanze non affrontano chiaramente questo tema (orario), ci sembra strumentale (non ricorrendo nel caso le ipotesi dell’ art. 24 del CCNL 14/09/2000 in senso  stretto) che non sia possibile nella SOSTANZA prevedere la compensazione, già nella programmazione almeno annuale del turno con relative rotazioni, il recupero delle ore in piu’ di lavoro  per evitare palesi disparità fra dipendenti.

A questo punto vorremmo lanciare una provocazione: perchè non passare il personale della polizia ad orario plurisettimanale su base annua e  quantificare formalmente per scritto  il monte ore complessivo annuale che gli operatori devono effettuare, al lordo di ferie e permessi retribuiti, in coerenza e senza disparità con tutto il resto personale che opera con un articolazione su 6 gg dell’ orario di lavoro?

Perché,  solo una volta attuato quanto sopra, il responsabile non programma e non organizza i turni del servizio con relative rotazioni  garantendo un giorno di riposo settimanale a tutti\e. In questo modo eviteremmo situazioni caotiche, chiedendo al responsabile del servizio di svolgere quel servizio per cui viene pagata dall’amministrazione con i soldi di cittadine/cittadini ma presi dal fondo di tutto il personale.

Ma queste posizioni organizzative sono ben pagate per inventarsi tutto ciò o per far funzionare il Comune ???

Cobas Pubblico Impiego

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