Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Lettera al Sindaco/Presidente di Pisa e Provincia, Marco Filippeschi

Postato il 6 Settembre 2016 | in Territori | da

FilippeschiEgregio Sindaco di Pisa, nonché Presidente della Provincia (di quel che ne rimane),
abbiamo avuto modo di seguire in queste settimane l’impegno impagabile profuso per trovare una soluzione alla vicenda delle sorti calcistiche della società Pisa, conclusasi con un trionfale ritorno dell’apprezzatissimo e amatissimo Gattuso e la possibilità che la squadra cittadina possa partecipare al campionato di serie B, con soddisfazione e un ritorno di immagine prezioso. Per amor di campanile, tralasciamo di chiederci chi ci sia veramente dietro al fatidico “fondo di investimento” con sede a Dubai (noto paradiso fiscale), o quanto questa operazione sia in sintonia con l’apertura a investitori arabi da tempo sempre più presenti per fare shopping sul nostro territorio.

Vorremmo però chiedere al Sindaco/Presidente se nei prossimi mesi si spenderà altrettanto per affrontate e risolvere i problemi che attanagliano la popolazione pisana, il cui elenco può essere molto lungo: ci limiteremo a citare la questione della casa sempre più drammatica e quella dei servizi sociali, sempre più massacrati da tagli e ridimensionamenti (asili, servizi sanitari, assistenza per disabili e anziani, chiusura biblioteche etc.).

Infine, vi è una questione che a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico pesa immensamente su una parte consistente della cittadinanza: quella di una struttura fatiscente in cui circa duemila persone tra studenti, lavoratori insegnanti amministrativi tecnici e ausiliari rientreranno, senza che le promesse di avviare una seria progettazione di ricostruzione/riadeguamento siano state mantenute.

Chiediamo quindi a Filippeschi che mostri la sua dinamicità anche per trovare finalmente una soluzione per le scuole del Complesso Marchesi, possibilmente senza svendere il patrimonio pubblico a fondi privati per rilanciare una politica di investimenti pubblici strategici per un Paese civile. Ne avrà il coraggio e la forza, o resterà ostaggio delle politiche di privatizzazione dettate dal governo nazionale e dai vincoli imposti dall’Unione Europea?

Giovanni Bruno
RSU Cobas Scuola del Liceo “F. Buonarroti”

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