Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Lettera aperta ai lavoratori e alle lavoratrici del Comune di Buti

Postato il 25 Novembre 2015 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Buti,_piazzaùCare lavoratrici e lavoratori,

scriviamo queste poche righe per mettervi al corrente sullo stato della contrattazione decentrata integrativa relativa all’ utilizzo del fondo anno in corso 2015.

I Cobas intendono  informarvi in maniera costante e trasparente su ciò che accade, confrontarsi con voi, decidere di comune accordo cosa fare, anche aprendo vertenze e rivendicazioni a difesa di salario e diritti.

Infatti come delegati Cobas Pubblico impiego abbiamo piu’ volte sollecitato una semplice cosa.

Il Fondo per le risorse decentrate, che comprende anche quelle per i progetti intersettoriali che l’ Amministrazione finanzia con risorse aggiuntive, deve essere deciso all’ inizio di ogni anno.

Invece succede il contrario, i rappresentanti della parte pubblica, non hanno infatti alcun interesse ad iniziare la contrattazione a Gennaio, nè dimostrano attenzione nel definire da subito gli obiettivi annuali, e a rimetterci è il personale.

E’ ormai una precisa strategia, politica e non (e non solo a Buti…), quella di allungare i tempi della contrattazione integrativa spostandola a fine anno. In questo Ente spesso è successo e ancora si ripete, insomma a fine anno ti presentano un accordo e se vuoi erogare la produttività a colleghi\e devi accettare. Questa non è contrattazione ma un elegante ricatto per metterci con le spalle al muro

Noi vorremmo partire dalla informazione trasparente, da un sereno confronto fra il personale, per respingere le cause gioco forza imposte dai politici,che vanno a discapito degli stessi lavoratori/trici.

L’esatto contrario della logica che vorrebbero imporci ossia  “ o prendete quelli che vi diamo o perdete tutto!”

Roba da regime totalitario e qui ci fermiamo, ma per riaffermare che i contratti collettivi non sono un atto unilaterale si firmano in due ( parte pubblica e parte sindacale).

E allora potrebbero verificarsi le seguenti possibilità:

1) potremo rifiutare le proposte contrattuali imposte dalla controparte. Sappiamo a cosa andremo incontro, ma  sappiamo anche che una mancata firma del decentrato non creerebbe difficoltà particolari, al massimo dovranno provvisoriamente adeguarsi al CCDI del 2014 liquidando comunque le risorse presenti sul fondo “al massimo ribasso” che hanno costituito;

2) potremo accettare firmando, ma significherebbe mettere una pietra sopra ad un modo scorretto  di gestire il comune,  a vantaggio di una politica che poco e male investe sul personale e ancor meno lo valorizza. E nel 2016 continuerebbero  nel solito modo, magari presentandoci il fondo con mesi di ritardo, non investendo nei piani di miglioramento e di razionalizzazione. Non è forse giunto il momento di dare un  piccolo segnale di svolta?.;

3) potremo accettare il decentrato che ci propongono per i lavoratori/ci e poi, inserire riserve per verificare i vari documenti dell ente facendo chiarezza e trasparenza su tali atti una volta per tutte.

Solo ad esempio vedere semplicemente come mai per associazioni varie i soldi ci sono, e perché con questo metodo si alimentano esternalizzazioni di fatto dei servizi.

E come invece, quando si tratta di riconoscere al proprio personale meriti, impegno, attaccamento, professionalita’, disponibilità, nonostante blocchi salariali e l’ aumento esponenziale dei carichi di lavoro operando sotto organico e sotto pressione, per non usare terminologie che tutti noi sappiamo essere ad oggi in uso sui posti di lavoro, la risposta e’ sempre… non ci sono i soldi!

Si ma sempre per lavoratrici/lavoratori alle dipendenze del Comune ……sempre solo per questi lavoratori!

Solo un esempio a dimostrazione di quanto fino ad ora scritto.

Il contratto collettivo del 20 Giugno 2014 applicabile nel triennio 2013-15 prevede ( art. 9 lettera b) ) che l’ Amministrazione Comunale destini RISORSE AGGIUNTIVE nel fondo per incentivare la produttività collettiva destinata a progetti speciali anche intersettoriali. Ebbene nel 2013 (lo avevano scritto, quindi non potevano tirarsi indietro) hanno previsto €. 10.000, poi nel 2014 e nel 2015 la enorme somma di €. 0 (zero).

Ecco perché bisogna aprire una fase di rivendicazione verso un Amministrazione che ha altro come priorità di interessi.

Vogliamo essere uniti e far si che tutte queste ingiustizie s’interrompano!

Da parte nostra la composizione di questo fondo resta inaccettabile e ai lavoratori spetta la prima e l’ultima parola

Rimaniamo a vostra disposizione per far si che con le idee e l’impegno di tutti si possa riuscire ad venir fuori da tali preconcetti e barriere, che ad oggi penalizzano soltanto lavoratrici/tori.

RSU Cobas Pubblico Impiego

comune di buti

Francesco Picone

Silvio Lorenzi

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