Lettera aperta all’Ato Toscana
Postato il 16 Aprile 2014 | in Lavoro Privato, Sindacato | da admin
Oggi i Cobas e i precari dell’igiene ambientale manifestano davanti al comune di Pisa in occasione della assemblea di Ato Toscana.
Di seguito la lettera che consegneranno ai sindaci
Lettera aperta all’Ato Toscana
Cari sindaci , siamo i lavoratori dell’igiene ambientale aderenti ai Cobas. Vogliamo sottoporre alla vostra attenzione, senza preamboli e giri di parole , alcune problematiche inerenti la futura gestione del ciclo dei rifuti
Andiamo con ordine e con il rischio di sembrare schematici elenchiamo alcuni argomenti sui quali aprire il confronto
- Sono decine i lavoratori precari che attendono la stabilizzazione. Oggi le municipalizzate sono sottoposte a molti vincoli in materia di assunzione imposti agli enti locali ma nel corso degli anni senza questi precari i servizi non sarebbero stati erogati, precari confermati spesso con livelli inferiori e perdita di ore e di salario. Non credete sia giunto il momento di stabilizzare questi lavoratori? Quando le aziende comunicheranno gli organici all’Ato toscana, vi impegnate a includere tutti i lavoratori precari che abbiano almeno una anzianità di servizio superiore a 4 mesi? alcuni numeri:i precari all’Ersu di Pietrasanta sono 39, tra geofor, Avr si raggiungono quasi gli stessi numeri. Se poi guardiamo alle ditte appaltatrici, qui regnano le cooperative e solo nella provincia di Pisa tra Manutencoop di Pontedera e Arca ci sono 260 addetti alla raccolta porta a porta che dovranno essere inseriti nell’organico dell’Ato e come loro tutti i lavoratori , soci o dipenenti che siano, del variegato mondo delle cooperative alle quali sono stati affidati alcuni dei servizi (emblematico è il caso della Burchi)
- Molti servizi sono in appalto a cooperative, ci chiediamo cosa ne sarà di questi colleghi . La nostra richiesta è di includere negli organici anche questi lavoratori dando loro certezze occupazionali per il futuro
- Ad uguale lavoro uguale salario, è una rivendicazione non solo uno slogan. Troppi sono i contratti applicati nell’igiene ambientale, non pensate di ridurre a due i contratti nazionali applicati nell’igiene ambientale, ossia fise e federambiente ?
- Come pensate di costruire una autentica filiera del riciclo perché possa svilupparsi una filiera industriale ad impatto ambientale zero?
- Come pensate che andrà a impattare la nuova gestione del ciclo rifiuti sui rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori? Avete già provveduto ad aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi (richiesto dal Testo Unico D.Lgs.81/08) delle aziende partecipate dai comuni in relazione alle significative variazioni del ciclo lavorativo?
Siamo certi che vogliate fornire risposte ai nostri quesiti
Cobas igiene ambientale\Cobas lavoro privato pisa e versilia
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