December 25, 2024
Sembra non fermarsi la voglia di esercito a Pisa. Ora l’Aeronautica militare ha organizzato, per i/le ragazzi/e di tutti gli ordini di scuola, un open day il 28 marzo in occasione del Centenario alla 46° Brigata Aerea di Pisa. E l’USP di Pisa ha pensato bene di inviare una comunicazione a tutte le scuole della provincia invitando a partecipare all’evento.
Si tratta di una giornata in cui, all’immancabile “alzabandiera solenne” alla presenza di “autorità civili, religiose e militari”, seguiranno una mostra statica di velivoli (con invito a salire a bordo) e una mostra dinamica con il sorvolo di velivoli e aviolanci. Il tutto condito con “intrattenimenti vari per i bambini più piccoli” e con “tanta musica e video per tutti!”.
L’intento è chiaro: normalizzare la presenza delle forze militari nelle scuole e abituare fin da piccolissimi i bambini e le bambine a un immaginario legato all’uso di armi e a un linguaggio “contaminato” finanche negli aspetti più quotidiani. L’obiettivo è quello di avvicinare alunni e alunne all’ambiente militare persino nell’età in cui sono più permeabili, plasmabili, influenzabili
attraverso attività spesso rese accattivanti da musica, giochi e cotillons. Per i più grandi queste giornate vengono invece assimilate all’orientamento (open day) suggerendo possibili sbocchi
lavorativi. Si cerca in buona sostanza di far entrare in pianta stabile i militari nelle scuole condizionando il percorso scolastico e di crescita dei ragazzi e delle ragazze.
Gli interventi di carattere storico, pedagogico, sociale che in questi ultimi mesi sono stati affidati ai militari nelle scuole non solo pisane rappresentano iniziative inaccettabili in cui il corpo docente viene screditato e privato del proprio ruolo a favore di forze che niente hanno a che vedere con la pedagogia, la didattica, la formazione delle persone.
L’ingresso sempre più massiccio dei militari a scuola è tanto più insidioso in quanto mascherato da interventi strutturati solo apparentemente neutri proposti alle istituzioni scolastiche.
L’Ufficio Scolastico Regionale dovrebbe vigilare affinché la scuola resti un ambiente in cui si costruisce la pace, in cui si pongono le basi per la convivenza civile, in cui si crea una coscienza comune che porti avanti quell’articolo della Costituzione secondo il quale l’Italia ripudia la guerra. Invece si assiste all’invio di una circolare in cui le scuole vengono invitate al compleanno dell’Aeronautica militare.
Come Cobas Scuola Pisa e Livorno denunciamo questa ennesima intromissione delle forze armate nelle nostre scuole e chiediamo all’USP di Pisa di ritirare la circolare emanata, evitando in futuro di inviare alle scuole comunicazioni di questo tipo. Ringraziamo Una Città in Comune per aver portato all’attenzione di tutti la questione e chiediamo a tutto il personale delle scuole del territorio, compresi i dirigenti scolastici, di vigilare affinché questi inviti restino lettera morta e le scuole continuino ad essere quello che devono essere: luoghi di pace in cui le armi non entrano e non devono entrare.
Segnaliamo inoltre la nascita dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, nato su iniziativa del Cesp-Cobas Scuola e presentato pochi giorni fa a Roma in una conferenza stampa a Montecitorio e chiediamo di inviare segnalazioni circa eventuali interventi delle forze armate nelle scuole scrivendo all’indirizzo osservatorionomili@gmail.com.
Invitiamo inoltre a firmare l’appello diffuso dall’Osservatorio, già ampiamente condiviso da numerose personalità del mondo della cultura, della scuola, delle università, del mondo
antimilitarista:
per firmare l’appello
https://forms.gle/JfGKTcs5sFf6L55FA
per leggere l’appello
https://drive.google.com/file/d/10dxkqtaXA0A4iLnexT4oHQMY2TLUyXYT/view
pagina Facebook
https://www.facebook.com/profile.php?id=100088851167159
profilo Instagram
https://instagram.com/osservatorionomili?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Chiediamo a tutti e tutte di comunicare con l’Osservatorio e fare rete in modo da arginare questa tendenza che sta prendendo piede in modo sempre più pericoloso al fine di preservare i nostri ragazzi e ragazze dell’indottrinamento militaresco e garantire loro la possibilità di crescere con un pensiero libero e improntato a principi di pace, accoglienza, rispetto e conflitto non violento.
Cobas Scuola Pisa e Livorno
Leggi tutto il comunicato in formato pdf anche quì:
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