November 30, 2024
Massimo Benassi, il presidente di Mr Job fin dall’inizio delle lotte contro Mr Yob da parte dei sindacati di base, ha portato varie volte i sindacati cgil cisl e uil in azienda, per fermare le lotte, per ricattare e sottomettere lavoratrici e lavoratori, e come successe alla Fiat con la manifestazione dei colletti bianchi, hanno pensato bene di organizzare la contro lotta, con il ricatto della perdita dell’appalto e del lavoro.
Se anche poi la Mr Job perdesse l’appalto, ben le sta, tanto ci sono altre mille aziende che se lo prenderebbero e rispettando normative e salario contrattuali, sotto il controllo e la trattativa dei nostri sindacati, estromettendo dalle trattative cgil cisl uil ugl.
Resta il fatto che la Uil, cosi come gli altri cgil cisl ugl, vanno tenuti d’occhio, Certo sembra impossibile, ma dopo tutto il male che hanno fatto, ancora conviuncono che sono utili.
Dobbiamo scalzarli per raggiungere ulteriori risultati positivi, anche perché noi lottiamo e blocchiamo, loro non lottano mai, non scioperano mai e anzi oggi come in Mr Job, si accordano col padrone per impedire di ottenere diritti e salario, fanno solo inciuci a loro favore e a danno di chi lavora.
Come CONFEDERAZIONE COBAS SIAMO SOLIDALI CON CHI LOTTA IN MR JOB PERCHE’ ANCHE LI’ SI ABBIANO CONQUISTE PER CHI LAVORA!
SOSTENIAMO LE SACROSANTE DENUNCIE PER LE MOLESTIE SESSUALI CHE SONO STATE RACCONTATE ANCHE A NOI E SE SERVE , POSSIAMO FORNIRE TESTIMONIANZE!
Certo al peggio non c’è fine, ma questa lotta vincerà.
Nicoletta Frabboni
Cobas Lavoro Privato
La coop MrJob lavora per il colosso dell’abbigliamento ed è accusata di abusi da 10 lavoratrici. Ieri hanno sfilato in un centinaio tra cartelli e slogan, sempre sotto lo sguardo dei capireparto
di ENRICO MIELE
08 luglio 2014
Yoox, l’orgoglio delle operaie: “Macché violenze, vogliamo lavorare”(eikon) È il giorno dell’orgoglio per le operaie di MrJob. Oltre un centinaio, ieri pomeriggio, hanno manifestato in difesa della loro azienda, che impacchetta abiti per Yoox. Le dipendenti, quasi tutte donne, si sono date appuntamento a fine turno davanti ai cancelli della sede della coop all’Interporto. Le donne hanno improvvisato un sit-in, mostrando cartelli con scritto “Non toccateci MrJob”, “Basta ricatti” e cantando più volte «Grazie Yoox».
Il caso Mr Job si arricchisce così di un altro capitolo. La manifestazione delle operaie arriva, infatti, dopo settimane difficili per il destino dell’azienda. Si tratta della coop finita nella bufera dopo la denuncia di una decina di dipendenti, tutte straniere, che accusano alcuni capireparto di mobbing, razzismo e molestie sessuali (uno di loro è stato già sospeso). Sulla vicenda ora sta indagando la pm Beatrice Ronchi. Nel frattempo, anche le operaie appaiono divise: quelle scese in piazza ieri hanno attaccato con parole dure le colleghe autrici delle denunce: «Sono tutte falsità inventate ad arte per danneggiare l’azienda», spiega Barbara, 42 anni, che lavora in uno dei reparti sotto accusa e critica il sindacato dei Cobas («manifesto anche contro di loro») che sostiene da tempo le denuncianti.
Il pomeriggio scorre via tranquillo, con molti capireparto che guardano a vista le manifestanti. Così come restano a distanza anche i carabinieri della stazione di Bentivoglio, comandati dal maresciallo Mariano Cimino. «Le molestie? Sono frutto di fantasia e forse risentimenti personali. Non ci sono prove. Qui nessuna di noi è mai stata maltrattata», dicono la maggior parte delle operaie presenti. Tante anche quelle straniere, come Maria che arriva dalla Moldavia e qui lavora da anni: «Nella vita ho fatto tanti lavori, a partire dalla badante, e in questa azienda mi rispettano». Nadia, ad esempio, non capisce perché le denunce delle colleghe arrivino solo ora: «Io, come altre, le conosco quelle ragazze e non ci hanno mai detto nulla».
Le dipendenti di MrJob, che lavorano nell’appalto Yoox, in tutto sono circa 300. Le lavoratrici, in realtà, volevano scendere in piazza da tempo, ma l’azienda, raccontano, le avrebbe frenate. Ora però difendono con forza la “loro” coop e anche il caporeparto sospeso: «È solo andato in ferie anticipatamente, in attesa che le acque si calmino» spiegano. In molte c’è soprattutto il timore di perdere il posto di lavoro per il possibile addio di Yoox, che potrebbe all’improvviso stracciare l’appalto con la coop. «Per questo siamo stanche di ascoltare falsità, abbiamo paura di perdere tutto», dice Anna, rappresentante della Uil che non nasconde le tensioni tra le sigle sindacali dentro l’azienda. «Se si getta fango sulle persone — ammette — poi è difficile portarlo via».
Sciolto il sitin, a fine giornata decide di parlare anche Massimo Benassi, il presidente di MrJob, che per ora resta prudente: «Sulle denunce mi attengo a quello che ci diranno gli organi preposti». Il caporeparto finito sotto accusa è «stato allontanato in via cautelare, ma solo per rendere il clima più sereno». E come già promesso in questi giorni, MrJob assicura che provvederà «a rimuovere eventuali persone che hanno commesso atti non consoni». Una richiesta che nei giorni scorsi era arrivata anche dalla stessa Yoox.
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