December 25, 2024
Le notizie apparse in questi ultimi giorni in merito all’invio di ingenti quantità di armamenti in Ucraina a partire dall’aeroporto di Pisa ci lasciano sgomenti. Di fronte a una guerra che rischia di allargarsi a livello globale, si continua a preferire la via militare e a scartare in maniera insensata un serio lavoro diplomatico che possa portare a un immediato “cessate il fuoco” e alla pace duratura tra Russia e Ucraina.
Mentre il popolo ucraino subisce l’aggressione militare e i bombardamenti, in Russia ogni contestazione alla guerra viene repressa nella violenza e con migliaia di arresti.
Come Cobas, condanniamo l’invasione dell’Ucraina scatenata da Putin e chiediamo il ritiro delle truppe russe affinché sia resa possibile l’apertura delle trattative diplomatiche. Condanniamo la messa in allerta dell’arsenale nucleare russo e l’attacco alla centrale nucleare Ucraina di Zaporizhzhia che ha comportato il serio rischio di una catastrofe umanitaria e ambientale planetaria. Una situazione precipitata dopo anni di destabilizzazione determinati dalle politiche espansionistiche della NATO nell’Europa dell’Est anche dopo il dissolvimento dell’Urss.
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:
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