Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Manifestazioni di interesse

Postato il 6 Ottobre 2014 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Al segretario generale
al dirigente Pm
al dirigente personale
alla rsu

Con la scrivente, si chiedono delucidazioni in merito alla gestione delle manifestazioni di interesse all’interno della Polizia Municipale e in generale all’interno del Comune di Pisa. Si ricorda che al sindacato spetterebbe il diritto alla sola informazione, un diritto ripetutamente calpestato nel nostro Ente.

La questione , infatti, non riguarda la sola Pm ma l’intero Comune con l’adozione delle manifestazioni di interesse non a discrezione dei singoli dirigenti e Po ma come strumento trasparente di preselezione per consentire a tutto il personale (in possesso di requisiti richiesti) di partecipare.

Una oculata gestione delle manifestazioni di interesse consentirebbe anche la mobilità interna ad una singola direzione con la premessa di stabilire in partenza criteri oggettivi e trasparenti.

Ci chiediamo allora per quale ragione per la copertura di alcuni posti vacanti vengono pubblicate manifestazioni di interesse e in altri casi no.

La risposta del dirigente al personale potrebbe essere quella di demandare la scelta ai singoli dirigenti ma resta il fatto che sia proprio l’ufficio personale il garante di corrette procedure selettive.

Ricordiamo che per un anno siamo stati senza un regolamento di mobilità interno per volontà politica, salvo poi uscire dal cilindro fatato dell’assessore alcune mobilità verso la scuola dalla Pm, mobilità che hanno avuto la meglio su quanti avevano già manifestato interesse per altre funzioni e direzioni, interesse (con selezioni superate) rimasto lettera morta.

Quello che preoccupa è l’adozione di differenti pesi e misure, per esempio si legge una nota del dott Bortoluzzi riguardante movimenti e aggregazioni. A fronte di alcuni pensionamenti ci chiediamo la ragione per la quale, dinanzi a eventi programmati da tempo, non si sia pensato di bandire manifestazioni di interesse, per esempio a copertura dei posti lasciati vacanti dall’uscita di alcuni colleghi (citiamo Deri alla Polizia Giudiziaria) magari con un criterio di scelta atto a premiare personale con maggiore esperienza di servizio.

Anche in questo caso la risposta fornita potrebbe essere la stessa, demandando al singolo dirigente le responsabilità dei processi organizzativi interni alla sua direzione.

Ma se la risposta dovesse essere sempre la stessa, ci chiederemmo quale sia la funzione dell’ufficio personale a meno di non ridurlo a mero verificatore dei cartellini e a discapito di una funzione di programmazione, di formazione con adozione di criteri validi per tutti\e

Quello che manca al nostro comune è una politica del personale (e probabilmente cio’ dipende dalla assenza di direttive politiche agli uffici preposti) e da parte della scrivente organizzazione sindacale si auspica di poterne parlare nel corso delle delegazioni trattanti.

In attesa di cio’ chiediamo chiarimenti e risposte

Cobas Pubblico Impiego

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