November 25, 2024
Ogni momento si scopre un nuovo inganno. E questo bisogna proprio raccontarlo, non solo perché è fresco fresco, ma soprattutto perché introduce un sistema finalizzato a taroccare in maniera strutturale le statistiche dei fondi pensione.
Il referendum conclusosi il 21 dicembre ha approvato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) degli autoferrotranvieri. Non è stato propriamente un plebiscito: dei 100 mila lavoratori interessati solo 39 mila l’hanno votato e approvato.
Però non è questo il punto. Lo scandalo è l’art. 38, riguardante il welfare aziendale. I sindacati firmatari (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal), non riuscendo a convincere abbastanza lavoratori ad aderire ai propri fondi pensione, cioè quelli con poltrone anche per loro, ne hanno pensata una davvero perfida per gonfiare surrettiziamente il numero degli iscritti. Un fondo con bassa percentuale d’adesioni presenta infatti male.
Così l’articolo prevede che da metà 2017 sono “da versare a carico dell’azienda al fondo Priamo” per ogni lavoratore 90 euro l’anno (!) e che “per i lavoratori che non risultino iscritti a Priamo, tale contributo comporta l’adesione contrattuale degli stessi al fondo medesimo”.
Leggi tutto l’articolo di Beppe Scienza al seguente indirizzo:
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