November 30, 2024
L’Associazione dei familiari delle Vittime della strage ferroviaria di Viareggio aveva chiesto di “poter partecipare ed intervenire” al Congresso nazionale della Cgil di Rimini il 6 maggio.
Richiesta avanzata alla Segreteria nazionale il 28 aprile 2014.
I familiari sono stati ore ad aspettare di fronte al Palacongressi a Rimini. Ma nessuno della segreteria si è presentato. Così i familiari sono rientrati a Viareggio.
Le motivazioni: “Non vi erano le condizioni …”, “non vi era lo spazio” sono pretestuose, false ed ipocrite. Hanno negato la parola a Marco Piagentini, presidente onorario dell’Associazione dei familiari. Ogni commento è superfluo.
Due giorni prima, sempre a Rimini, la parola l’avevano data a Moretti, ex Ad delle ferrovie e rinviato a giudizio con accuse pesantissime per la strage ferroviaria di Viareggio.
Una scelta di campo precisa e definita. Con quale faccia può la Cgil nazionale essersi costituita parte civile e continuare a stare nel processo? I familiari, per condurre questa battaglia, hanno bisogno di amici veri non di falsi amici.
Aver negato la parola a Marco è un atto politicamente inqualificabile e moralmente disumano. Se la presenza dei familiari non è stata gradita al Congresso nazionale Cgil come potrebbero i familiari gradire la presenza della Cgil al processo delle loro 32 Vittime?
In allegato il volantino distribuito il 06 maggio a Rimini
http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2014/05/Moretti-se-ne-deve-andare.pdf
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