Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Nella attuale sede della Polizia Municipale la Giunta Antonelli vuole trasferire gli uffici sociali: di male in peggio

Postato il 18 Aprile 2014 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Solo pochi giorni fa la Asl sanzionava il Comune per non avere messo a norma la caserma della Pm.

A ragione i Cobas parlavano di “locali angusti, bagni e alcuni uffici privi di finestre, o, dove ci sono, chiuse da inferriate; un unico ingresso/uscita senza maniglia antipanico e totale inesistenza delle regolamentari vie di fuga”.

Dopo la sanzione , l’Amministrazione comunale ha deciso di cambiare sede ma invece di mettere a norma la struttura pare vogliano trasferirvi altri uffici comunali.

Aggiungiamo che le poche finestre stanno a pianterreno, ad altezza strada affacciate su una ridottissima ed angusta strada a senso unico, strada per altro molto transitata.

Al momento non c’è ufficialità o atti scritti, ma voci ben informate in Comune parlano di trasferimento dell’ufficio sociale nella attuale sede della Pm.

Noi crediamo doveroso intervenire DA SUBITO SULLA struttura, valutandone prima la sua adeguatezza e poi, in ogni caso, provvedere alla realizzazione di tutti i lavori necessari.

L’Amministrazione Antonelli sembra disinteressarsi alla salute e sicurezza dei propri dipendenti visto lo stato in cui versano gli uffici\mezzi di servizio, con le scelte dei politici scaricate sugli impiegati del sociale e dell’ufficio casa, abbandonati in situazioni di emergenza sempre più drammatica a fornire risposte a una utenza in disperate condizioni economiche.

A Cascina esiste una emergenza sociale e abitativa che le amministrazioni hanno evitato di affrontare come si evince dal numero risibile delle case popolari e i pochi investimenti sociali.

Al Comune di Cascina, i Servizi Sociali operano in un palazzo isolato, sono situati al primo piano senza ascensore e senza possibilità di accesso per i disabili, c’è un solo bagno per tutti (impiegati ed utenza) e sono sempre più frequenti i casi di minacce ed aggressioni verbali pesanti indirizzate nei confronti delle lavoratrici.

E per risolvere il problema non sarà un vetro antiproiettile a separare le impiegate dall’ utenza o la militarizzazione degli uffici, servono invece risposte politiche adeguate, locali a norma e un rispetto del lavoro svolto dai dipendenti comunali chiamati ormai a fornire risposte che gli amministratori non vogliono dare preferendo dedicarsi ai piani urbanistici piuttosto che a risolvere i problemi sociali.

Cobas Pubblico Impiego Pisa

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