Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Newsletter Clash City Workers 18 aprile – 24 aprile 2016

Postato il 26 Aprile 2016 | in Italia, Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

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[Napoli] Almaviva, ovvero: l’arroganza senza fine dei padroni

Nel bel mezzo di una vertenza che vede 3000 lavoratori dei call-center di Almaviva Contact a rischio, dopo che per anni l’azienda ha utilizzato tutti gli ammortizzatori sociali possibili (facendo pagare, praticamente, i suoi profitti alla collettività, cioè a noi!), apprendiamo quasi con incredulità che il management ha fatto due contestazioni scritte a due lavoratori del centro di Napoli: le contestazioni parlano di “insubordinazione”, comportamento la cui sanzione prevista sarebbe il licenziamento per giusta causa. Che cosa hanno fatto di così grave? I lavoratori si sono rifiutati di effettuare delle ore di formazione richieste il giorno stesso dal team leader, nell’ambito di quanto previsto dal contratto di solidarietà.

Internazionale

[Ginevra – Svizzera] Alcune riflessioni sullo sciopero del pubblico impiego a Ginevra

Pubblichiamo un’intervista di un compagno a V.B, lavoratore del pubblico impiego svizzero, che ha partecipato allo sciopero che a novembre e dicembre ha agitato l’altrimenti tranquillo cantone ginevrino. Ne viene fuori una panoramica ricca di spunti di riflessione su uno degli scioperi più importanti degli ultimi anni nel paese elvetico. Ne sottolineiamo alcuni che a nostro parere sono particolarmente utili. Innanzitutto, l’attacco al salario indiretto, al welfare state continua a prodursi ovunque. Ed anche la retorica è la stessa. Un debito troppo elevato e giù di tagli. Peccato che, come viene bene messo in risalto nell’intervista, i soliti noti continuino a macinare profitti, a ricevere incentivi dallo stato; noi, al contrario, lavoratori e disoccupati, dobbiamo accettare una logica che comporta un peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita.

Cosa si muove

Sciopero metalmeccanici: a che punto è il rinnovo del CCNL?

Per il 20 aprile, FIOM-FIM-UILM hanno indetto 4 ore di sciopero in tutto il settore metalmeccanico contro lo stallo a cui sono arrivate le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria. Una trattativa che prosegue da mesi senza che si siano fatti significativi passi avanti sul tema più scottante, nonché unica vera distanza tra le piattaforme di padroni e sindacati: il salario. Quello del 2015 è stato un anno denso di rinnovi contrattuali caratterizzati da un violento attacco padronale a retribuzioni, orari e diritto di sciopero. In questo scenario a fine anno cominciano le trattative per rinnovare il contratto dei metalmeccanici, uno dei più rilevanti sia quantitativamente che politicamente, nonostante non riguardi più la FCA che Marchionne ha portato fuori da Confindustria.

[Roma] I braccianti indiani dell’agro-pontino scendono in piazza!

Qualcosa di storico è accaduto nelle campagne romane e dell’agro-pontino: migliaia di braccianti stranieri sono scesi in piazza per manifestare per i loro diritti! Anche i giornali ne hanno dovuto parlare, anche se ben davvero poco, considerata la portata della notizia. Lunedì 18 Aprile, infatti, migliaia di lavoratori agricoli, quasi tutti provenienti dal Punjab, India, sono scesi in Piazza della Libertà, a Latina, sotto il palazzo della Prefettura, per chiedere il rispetto della propria dignità, costantemente calpestata da padroni e padroncini, che per arraffare quanto più possibile non si fanno scrupolo alcuno a ricorrere ai mezzi più biechi, dal caporalato al sistema dell’indebitamento, dal lavoro grigio a forme di lavoro quasi-schiavistico. Quello che succede nelle campagne italiane lo abbiamo documentato più volte, e ormai lo sappiamo tutti quali sono le effettive condizioni di lavoro: paghe da fame, intorno ai 3,50 euro all’ora, per giornate lavorative interminabili di 12 – 14 ore, dentro le serre-fornaci o sotto il sole cocente, senza pausa alcuna, e sotto le minacce di padroni e capetti.

[Roma] A Fiumicino sciopero degli operai della manutenzione mezzi

Sciopero dei lavoratori della Simav, l’azienda che si occupa di manutenzione dei mezzi degli aeroporti romani. In pericolo ci sono i posti di lavoro di 52 operai in tutta Italia per i quali è stata annunciata l’intenzione di ricorrere alla mobilità. Eppure le cifre del ricorso agli straordinari e delle ore di ferie accumulate mostrano che c’è tutt’altro che carenza di personale…”Non che le commesse non siano effettivamente diminuite” ci ha detto un Rsu Fiom di Fiumicino “Ma è un modo per giustificare la riduzione del personale e ridurre così i costi per la manodopera, attualmente ci sono centinaia di mezzi fermi nel perimetro aeroportuale, senza riparazione”.

[Mantova] Metalmeccanici in piazza per lo sciopero!

Abbiamo partecipato alla manifestazione di Mantova per lo sciopero dei lavoratori metalmeccanici. La lotta degli operai per il rinnovo del contratto riguarda tutti/e e l’adesione dalle varie fabbriche della provincia (Belleli, Cima, Bondioli;Pavesi, Zanetti, Piusi, Comer, Berman, Marcegaglia, etc.) è stata altissima. In Italia e nel nostro territorio c’è chi si arricchisce sulle nostre spalle (portando pure i capitali all’estero) mentre i lavoratori sono costretti a subire le delocalizzazioni e l’aumento della precarietà (voucher e Jobs Act) e chi lavora fatica sempre di più per stipendi sempre più bassi.

[Roma] ATAC in sciopero, comunali in piazza

Grande riuscita dello sciopero di 4 h indetto giovedì scorso in ATAC contro l’accordo di secondo livello firmato tra azienda e sindacati confederali (CGIL, CISL e UIL, FAISA e FAST) il 17 luglio 2015. Uno sciopero che in principio sarebbe dovuto durare 24 h ma che è stato precettato dal prefetto Gabrielli per “non ostacolare la giornata di festa” (il Natale di Roma) e -udite, udite!- “per salvaguardare l’incolumità dei lavoratori”, vittima della aggressioni fomentate e alimentate dalle stesse giornali e istituzioni che poi le usano per impedire gli scioperi! Nonostante questo, o forse in virtù di quest’ennesima prepotenza dell’amministrazione, l’adesione allo sciopero è stata molto alta superando il 70% per i mezzi di superficie, con la chiusura totale delle metro A-B-C, la linea Roma-Viterbo rallentata e la presenza di un solo treno sulla tratta Roma Lido.

Rassegna stampa

[Napoli] Sciopero metalmeccanici. Corteo degli operai Finmeccanica

Il 20 aprile 2016, è stata proclamata una giornata di sciopero nazionale da parte della FIOM, FIM e UILM. 4 ore di sciopero per la lotta per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, in discussione con Federmeccanica. Al fronte del rinnovo contrattuale, si aggiunge per molti quello della tutela dei posti di lavoro e della difesa delle condizioni di lavoro. Così, ad esempio, negli stabilimenti Finmeccanica di Foggia e Nola (NA), la giornata di sciopero si è allungata e le ore in cui gli operai incrociano le braccia sono otto. A Napoli, dopo i picchetti notturni e mattutini, gli operai Finmeccanica, provenienti soprattutto dall’Alenia e dalla Selex, sono scesi in corteo, partendo dalla sede della Confindustria, in piazza dei Martiri, e snodandosi per le vie della città. A fare da padrone tra i sentimenti che si respiravano in piazza c’è soprattutto tanta rabbia per il futuro più che incerto delle produzioni aeronautiche nelle regioni del Sud Italia, già martoriate da politiche di chiusura di stabilimenti, che ha mietuto diverse vittime negli ultimi anni, a partire dalla fabbrica di Casoria per passare alla dismissione di quella di Capodichino, entrambe di proprietà dell’Alenia. Per non parlare della situazione degli operai della DEMA, sui quali fino a poche settimane fa incombevano centinaia di licenziamenti, tra il sito di Somma Vesuviana e quello di Brindisi.

[Firenze] Sciopero metalmeccanici GKN: noi incompatibili, voi non credibili

Il 20 aprile siamo stati chiamati a scioperare contro le proposte di Federmeccanica in materia di rinnovo del contratto nazionale. Le proposte di Federmeccanica sono irricevibili e provocatorie. Federmeccanica gioca con le parole: si dice disposta non a un “rinnovo” del contratto, ma a un “rinnovamento” del modello contrattuale. In parole povere: le proposte di Federmeccanica non si limitano a peggiorare il contratto nazionale metalmeccanico scaduto. Quello che Federmeccanica propone è il superamento definitivo del contratto nazionale stesso. Sacconi (ex ministro del Governo Berlusconi, noto per l’articolo 8 che apriva al superamento dello Statuto dei Lavoratori) ha definito la proposta di Federmeccanica “coraggiosa e innovativa”. Di fatto la considera un approfondimento e una misura complementare allo stesso Jobs Act. In questo articolo analizziamo cosa sostiene e propone Federmeccanica.

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