December 28, 2024
Da Medicina Democratica segreteria@medicinademocratica.org
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LUIGI MARA E IL CONSIGLIO DI FABBRICA DELLA MONTEDISON DI CASTELLANZA
3 giugno 2019
A tre anni dalla scomparsa di Luigi Mara abbiamo curato e realizzato un numero speciale di Medicina Democratica dedicato a “Luigi Mara e Medicina Democratica. La stagione del modello operaio di lotta alle nocività” (152 pagine) e contiene tutte le relazioni e i contributi al convegno svolto il 20.10.2018 presso l’Università Statale di Milano.
Il numero è in fase di distribuzione ai soci e riteniamo sia fondamentale, soprattutto per chi non ha conosciuto quella esperienza (ad esempio i giovani del Fridays for Future), mettere a disposizione i testi centrali, redatti dagli ex delegati del Consiglio di Fabbrica e del Gruppo di Prevenzione e Igiene Ambientale della (ex) Montedison di Castellanza.
Ecco il primo degli interventi: “Luigi Mara e il Consiglio di Fabbrica della Montedison di Castellanza”
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LA SALUTE E’ UN NOSTRO DIRITTO E ALLORA DIFENDIAMOCI: MANUALE DI AUTODIFESA
7 giugno 2019
Pubblichiamo l’opuscolo “La salute é un nostro diritto, e allora difendiamoci!” Proposto dalla trasmissione sulla salute di Radio Popolare, “37e2”, da Medicina Democratica e dall’associazione “Senza limiti”.
PERCHE’ QUESTO MANUALE DI AUTODIFESA?
Perché vogliamo mettere al centro il diritto delle persone a essere curate, difendere la sanità pubblica, far applicare una legge dello Stato contro lo scandalo delle incivili liste di attesa che costringe i malati ad attese insopportabili e li spinge a rivolgersi al mercato della sanità privata, fornire strumenti per garantire il proprio diritto alla salute per opporci al fenomeno delle “dimissioni selvagge”, per continuare a opporci alla RIFORMA DEI MALATI CRONICI
Il manuale di sviluppa in diversi capitoli:
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L’EREDITA’ AVVELENATA DELLA FARMOPLANT
9 giugno 2019
Mettiamo a disposizione le slides presentate da Gian Luca Garetti e Maurizio Marchi alla iniziativa svolta a Viareggio il 18 maggio scorso sulle fonti di nocività in Versilia e in particolare sulla eredità avvelenata della Farmoplant di Avenza Massa Carrara.
L’immagine invece è relativa al testo pubblicato nel 1995 da Ecoapuano Editore (247 pagine) con diversi capitoli redatti da Luigi Mara.
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L’ORA DELLA GIUSTIZIA PER I MORTI DI AMIANTO ALLA EX ITALSIDER-ILVA DI TARANTO
11 giugno 2019
COMUNICATO STAMPA
E’ giunta l’ora della giustizia per i morti di amianto all’ex Italsider ILVA di Taranto: giovedì 13 giugno attesa la sentenza della Suprema Corte di Cassazione di conferma delle condanne agli ex dirigenti dello stabilimento ex Italsider ILVA di Taranto AIEA parte civile nella lunga e dolorosa vicenda processuale
Attendiamo da quasi 10 anni che ci sia un atto tangibile di giustizia per i morti di amianto all’ex Italsider ILVA di Taranto e ci auguriamo vivamente che questa sia la volta buona, con la conferma in Cassazione delle condanne per gli ex dirigenti aziendali, imputati della morte per mesotelioma di numerosi lavoratori.
E’ quanto ha dichiarato Maura Crudeli, presidente nazionale di AIEA, Associazione Italiana Esposti Amianto, parte civile nella lunga e dolorosa vicenda processuale il cui ultimo atto, è previsto giovedì 13 giugno presso la Suprema Corte di Cassazione, IV Sezione Penale.
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PROCESSO TIRRENO POWER DI VADO LIGURE, AGGIORNAMENTO ALL’UDIENZA DEL 11 GIUGNO 2019
11 giugno 2019
COMUNICATO STAMPA UDIENZA 11 GIUGNO 2019 TIRRENO POWER
Se la deposizione del Commissario di Polizia dottoressa Monica Bellini nella scorsa udienza aveva consentito di comprendere come, al seguito di una serie di esposti/denunce promossi da cittadini, associazioni ambientali e ordine dei medici, la Procura della Repubblica avesse trovato motivazioni valide e circostanziate tali da spingerla ad avviare un’indagine sulle conseguenze delle emissioni provenienti dalla centrale Tirreno Power di Vado Ligure, l’interrogatorio di oggi al Maresciallo Sciortino ha evidenziato come le indagini dei NOE abbiano constatato molteplici violazioni alle diverse prescrizioni formulate negli anni insieme alle varie autorizzazioni pubbliche rilasciate all’esercizio della Centrale, prescrizioni puntualmente disattese.
I punti principali di queste violazioni sono rappresentati da
L’indagine, inoltre, ha verificato anche che la progettazione del gruppo vl6 è sempre rimasta solamente sulla carta.
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CI SARA’ MAI GIUSTIZIA PER I MORTI DI AMIANTO ALL’EX ITALSIDER ILVA DI TARANTO?
14 giugno 2019
COMUNICATO STAMPA
Ci sarà mai giustizia per i morti di amianto all’ex ITALSIDER- ILVA di Taranto? Forte delusione di AIEA, parte civile nel processo, per la decisione di ieri della Suprema Corte di Cassazione di annullamento della sentenza di condanna e di rinvio alla Corte d’Appello di Lecce del procedimento contro gli ex dirigenti aziendali
“Esprimiamo la nostra profonda delusione e preoccupazione per la decisione di ieri della Corte Suprema di Cassazione di rinviare alla Corte d’Appello di Lecce, Sezione Distaccata di Taranto, il procedimento contro gli ex dirigenti ITALSIDER-ILVA di Taranto: ci aspettavamo una conferma delle condanne dei due ex dirigenti ritenuti responsabili della morte per mesotelioma di 11 lavoratori, per un atto di giustizia da troppo tempo attesa, ma che ci appare sempre più come una chimera inafferrabile”, è quanto ha dichiarato Maura Crudeli, presidente nazionale di AIEA, Associazione Nazionale Esposti Amianto, parte civile nel processo, presente all’udienza con Fulvio Aurora, responsabile nazionale vertenze giudiziarie AIEA, Sabina Contu, segretaria Nazionale AIEA, Valentino Gritta vicepresidente nazionale AIEA e l’avvocato di parte civile Stefano Palmisano.
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“MARINA 2” IMPUGNATA LA SENTENZA DI ASSOLUZIONE DEGLI AMMIRAGLI PER L’ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO DEI MILITARI
16 giugno 2019
Sull’argomento si veda anche https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=7852
Per il caso “Marina 2” è stata impugnata la sentenza del Tribunale di Padova del 14 gennaio 2019, nonostante la richiesta di assoluzione formulata dal Pubblico Ministero.
Il 14 Marzo 2019 è stata pubblicata la sentenza emessa dalla III Sezione Penale della Corte di Cassazione il 6 novembre 2018, sul caso “Marina 1” che ha annullato (con rinvio, per la terza volta, alla Corte veneziana) la sentenza assolutoria, emessa il 16 marzo 2017 dalla Corte d’Appello di Venezia, che, condannava, tra l’altro, le parti civili, Medicina Democratica e Associazione Italiana Esposti Amianto, al pagamento delle spese processuali.
Si tratta del primo processo che vede quali imputati gli Ammiragli della Marina Militare, accusati della morte per mesotelioma pleurico di Giuseppe Calabrò e Giovanni Baglivo deceduti nel 2002 e nel 2005.
Si tratta di una grande vittoria, ottenuta attraverso il ricorso in Cassazione delle sole parti civili Medicina Democratica ed Associazione Italiana Esposti Amianto, assistite dall’avvocato Laura Mara, in unione all’impugnazione proposta dal Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Venezia.
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SANITA’, ABBATTERE LE LISTE D’ATTESA E’ POSSIBILE. LETTERA APERTA ALLA MINISTRA GIULIA GRILLO
17 giugno 2019
Per gentile concessione riproponiamo dal blog di Vittorio Agnoletto sul Fatto Quotidiano la lettera aperta alla Ministra Grillo sulle liste di attesa in sanità:
Egregia signora ministra,
come Le è noto il disagio maggiormente lamentato dai cittadini utenti del Servizio Sanitario Nazionale è dato dai lunghissimi tempi di attesa per ottenere visite specialistiche o esami diagnostici. Questa situazione, pur con qualche differenza, coinvolge molte regioni.
Purtroppo, in Regione Lombardia la situazione peggiora sempre più sia per la mancata sostituzione del personale medico andato in pensione, sia per manovre a nostro parere peggiorative dell’assistenza sanitaria, come le varie delibere sui malati cronici. Quasi nessun ospedale o struttura sanitaria in Lombardia effettua visite ed esami nei tempi stabiliti: entro 72 ore per le visite urgenti (codice “U”); 10 giorni per il codice “B” (breve); 30 giorni per le visite e 60 per gli esami con codice “D”; entro 180 giorni per una visita programmabile (codice “P”). A causa di ciò spesso gli interessati rinunciano alle cure o, chi può, si rivolge a specialisti o a strutture sanitarie private pagando direttamente le prestazioni o utilizzando eventuali assicurazioni private, che poi sono le soluzioni desiderate del circuito politico-affaristico che governa la Lombardia.
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LA SANITA’ SOVRANISTA
17 giugno 2019
Su gentile concessione dell’autore (Luca Benci, giurista, componente del Consiglio Superiore di Sanità, associato a Medicina Democratica) proponiamo la seguente riflessione su sanità e “sovranismo”.
LA SANITA’ SOVRANISTA
E’ da domandarsi se nella concezione sovranista anche il diritto alla salute possa essere distinto, non più in base alle condizioni di effettivo bisogno, ma in base al criterio legato all’appartenenza etnica, alla cittadinanza o più semplicemente al permesso di soggiorno.
Il sovranismo è una ormai consolidata “posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovranazionali di concertazione” (Treccani).
Dalla politica sovranista discendono una serie di corollari che privilegiano lo Stato nazionale e i suoi cittadini. La cittadinanza posta alla base, tra l’altro, del godimento dei diritti sociali.
Il concetto di cittadinanza in questa ottica subisce un’involuzione chiara rispetto al passato: da istituto che svolge un ruolo di inclusione a istituto che svolge un ruolo esclusione. Diritti subordinati all’essere “cittadino” e non all’essere “uomo”.
La Costituzione riconosce all’articolo 2 “i diritti inviolabili dell’uomo” e all’articolo 32 riconosce la salute (unico diritto dichiarato come “fondamentale”) come diritto dell’individuo. La Costituzione ha distinto i diritti delle persone slegate alla cittadinanza dai diritti esercitabili solo dai “cittadini” (ad esempio il diritto di voto, la difesa della patria, ecc.).
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