Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Non si parla è il nuovo codice disciplinare delle aziende. E’ successo a Roma

Postato il 27 Gennaio 2021 | in Sanità, Sindacato | da

NON SI PARLA É IL NUOVO CODICE DISCIPLINARE IMPOSTO DELLE AZIENDE. È SUCCESSO A ROMA. UN NUOVO ATTACCO DISCIPLINARE CHE LEDE IL DIRITTO DI ESPRESSIONE SINDACALE DI DENUNCIARE

Piena solidarietà alla DOTTORESSA PERRI colpita da un provvedimento disciplinare dalla sua Azienda, con 30 giorni di sospensione senza stipendio e con nota nel suo fascicolo personale!La Dott Francesca Anna Perri è attiva da sempre a difesa della Sanità Pubblica ed è un dirigente medico dell’Azienda Ares 118 del Lazio, che lavora a Roma e che in piena emergenza Covid ha dovuto affrontare fra mille difficoltà il lavoro già gravoso di medico emergentista, intervenendo sulle patologie tempo-dipendenti, ma anche sui casi sospetti Covid o accertati Covid e ne ha viste di tutti i colori.Ebbene essendo un’attivista politico, nonché vicepresidente di una Società Scientifica quale è la SIS118, nonché sindacalista territoriale per un sindacato di settore medico, a volte viene intervistata ed è proprio in seguito ad un’intervista apparsa sul Tempo di Roma il 6 Aprile, che si sono mosse le accuse di diffamazione per lesa immagine, nei suoi confronti, da parte dell’Azienda.Nell’intervista si diceva semplicemente il vero: che cominciavano a scarseggiare i guanti , che rientrano fra i dispositivi di protezione individuale ( DPI), che agli operatori non venivano effettuati i tamponi per la sorveglianza immunologica e che la sanificazione delle ambulanze era a carico dell’equipaggio con strumenti non idonei.Tra l’altro, la denuncia sulla carenza dei DPI e sulla necessità di fare i tamponi al personale Sanitario, faceva parte di una campagna nazionale del sindacato di appartenenza e stava su tutti i giornali, anche con diffide fatte alla procura della Repubblica, alle Regioni e alle singole Aziende!Riteniamo che questo attacco sia di una inaudita gravità, perché lede il diritto difeso dall’articolo 21 della Costituzione, di libertà di parola quando si è a conoscenza di un qualche danno che può nuocere alla collettività: non solo, lede anche il diritto di espressione sindacale di denunciare ciò che può avere carattere penale per le Aziende.Noi riteniamo sia arrivato il momento di rimettere ordine in Sanità, esigiamo un Servizio Sanitario Nazionale, Pubblico, Gratuito e difendiamo tutti i lavoratori della Sanità, che oltremodo hanno contribuito al contenimento dell’epidemia, a discapito anche della incolumità loro e delle loro famiglie, con grande abnegazione e professionalità.E questo è il ringraziamento : mettere a tacere le voci competenti e di buon senso.Infatti non è il solo caso ad aver subito una sanzione disciplinare , in corso di Covid in tutta Italia si sono verificati casi che hanno riguardato sia Medici, sia Infermieri, che hanno lavorato sotto stress, e che adesso subiscono un ulteriore stress dalle Aziende Sanitarie, che invece di essere grate e riconoscenti per il lavoro svolto, in una situazione emergenziale, vengono punite perché si sono preoccupate e prodigate per la tutela della Salute Pubblica.Diciamo basta ad ogni forma di sopruso.

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