Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Nuovo ISEE, nuova Sanità, nuovo gioco al massacro

Postato il 26 Febbraio 2016 | in Italia, Lavoro Privato, Scenari Politico-Sociali, Sindacato | da

ISEEIl 31 marzo scadranno i termini per la presentazione del nuovo ISEE e molti cittadini si accorgeranno di essere diventati improvvisamente ricchi a loro insaputa!

Il governo Letta, col decreto legge n.159 del dicembre 2013, ha “riformato” l’ISEE abrogando la vecchia legislazione considerata troppo permissiva. Addirittura, con questa riforma, sono considerati reddito anche le indennità di accompagnamento di persone non autosufficienti e i sostegni economici per l’assistenza domiciliare alla stessa tipologia di persone. Inoltre, è stato cancellato il coefficiente di riparametrazione che prendeva in considerazione il disagio delle famiglie comprendenti persone con disabilità. Risultato: queste famiglie finiscono per apparire più ricche, mentre sono a rischio di povertà e di esclusione sociale.

Il nuovo ISEE, insomma, ha svantaggiato soprattutto chi è in condizioni più gravi, conteggiando come reddito non solo le voci che abbiamo segnalato prima, ma anche gli assegni di cura e le pensioni di invalidità. Inoltre, vengono calcolati nell’ISEE tutti i redditi esenti ai fini Irpef e si ha una franchigia minore per il patrimonio mobiliare. Per quanto riguarda gli immobili, si è aumentato il valore delle case di proprietà, calcolandolo con il conteggio dell’Imu e non più secondo i parametri della vecchia Ici, che erano più bassi. Tra i redditi da inserire nel calcolo c’è perfino la borsa di studio, che va a pesare sull’ISEE e fa lievitare le tasse universitarie.

Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:

NUOVO IISEE

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