Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Orario di lavoro, Corte Ue: ‘Tempo per andare da casa a primo cliente va contato’

Postato il 12 Settembre 2015 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da
4 agosto 2007; Casello autostradale; foto di © Massimo Viegi / emblema

4 agosto 2007;
Casello autostradale;
foto di © Massimo Viegi / emblema

Il tragitto da casa alla sede del primo cliente della giornata e viceversa costituisce orario di lavoro. Lo ha sancito la Corte di Giustizia dell’Unione europea con una sentenza pubblicata giovedì. Il principio vale per tutti i lavoratori senza luogo di lavoro fisso, come agenti di commercio e rappresentanti.

Il pronunciamento nasce dal ricorso di una società spagnola, la Tyco, specializzata in impianti antifurto e antincendio, che nel 2011 ha chiuso gli uffici regionali sostituendoli con una rete di operatori dotati di auto e cellulare di servizio. La Corte, applicando la direttiva 88/2003 sull’organizzazione dell’orario di lavoro, ha dichiarato che “nel caso in cui dei lavoratori non abbiano un luogo di lavoro fisso o abituale, il tempo che tali lavoratori impiegano per gli spostamenti quotidiani tra il loro domicilio e i luoghi in cui si trovano il primo e l’ultimo cliente indicati dal loro datore di lavoro costituisce orario di lavoro”.

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