November 29, 2024
#Sentenza #CorteEuropea #G8Genova #Diaz #Tortura
La Corte Europea condanna l’Italia per l’irruzione alla scuola Diaz: ” Fu tortura”
La Corte europea dei diritti umani che ha condannato l’Italia per l’irruzione alla scuola Diaz di Genova il 21 luglio 2001. Quanto compiuto dalle forze dell’ ordine italiane alla Diaz “deve essere qualificato come tortura” ed evidenzia nella condanna anche il fatto che l’Italia in tutti questi anni non ha mai legiferato per inserire il reato di tortura nel codice penale.
Uno Stato violento non può dirsi democratico
Intervento dell’Avvocato Gilberto Pagani, Presidente del Legal Team Italia e membro dell’AED, Associazione dei Giuristi democratici. I fatti di Genova lo hanno visto come avvocato di partte civile per la famiglia Giuliani, le vittime della Diaz e Bolzaneto. Gilberto Pagani ha un occhio attento alla repressione nel Vecchio Continente, rispetto alle violazioni dei diritti fondamentali dei cittadini e degli avvocati. Per questo abbiamo chiesto a lui di commentare oggi la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) che ha certificato che fu tortura, alla Diaz, e che è cosa vergognosa che non ci sia ancora un reato di tortura nel nostro codice penale.
G8 Genova 2015: fra ignoranza e falsificazioni
Intervento del Prof. Salvatore (Turi) Palidda, sociologo e docente all’Università di Genova.
Lo schiaffo di Strasburgo, il rischio della beffa
La Corte europea dei diritti dell’uomo mette a nudo le carenze strutturali delle istituzioni italiane. Ma ora andrebbe cambiato il testo di legge sulla tortura, introducendo reato proprio e divieto di prescrizione. I codici identificativi e l’urgenza di una riforma democratica delle forze dell’ordine
Tortura investigativa, tortura giudiziaria e tortura punitiva
Nelle sue conclusioni sull’affaire Cestaro contro Italia (richiesta n°6884/11), la quarta sezione della corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo ha ritenuto provata la violazione dell’articolo 3 della Convenzione, dovuta secondo i giudici che hanno pronunciato la sentenza, ai «maltrattamenti subiti dal ricorrente che devono essere qualificati come “tortura”
Il Partito della Polizia
Dal G8 agli applausi ai condannati per il caso Aldrovandi, un tema, quello della repressione poliziesca, di cocente attualità. Esce con grande successo ed attenzione da parte di un pubblico sensibile un libro: Il Partito della Polizia, Chiarelettere la casa editrice. Qui una brevissima intervista all’autore, Marco Preve
Diaz, fu tortura al G8 nel 2001: ricordate come Caselli liquidò la violenza sui no tav nel 2011?
Vi indignate per le violenze barbare della polizia sui manifestanti di Diaz e Bolzaneto? Vi vergognate perché il paese in cui vivete non ha istituzionalizzato il reato di tortura e c’è bisogno di un tribunale europeo per ricordarlo? Non riuscite a capacitarvi di come sia possibile, anche di fronte a casi eclatanti, che il risultato sia sempre favorevole all’agente di polizia, che alla fine o non viene identificato oppure se anche è condannato, avanza in carriera? Bene. Se siete sensibili a questo argomento, non prendete scorciatoie facili e rassicuranti: non è solo “il parlamento” che frena, non è una semplice questione di partiti politici che vogliono un forte controllo sulla popolazione e quindi la sostanziale impunità degli agenti che delinquono pestando. Quando si ha a che fare con reati commessi dalle ff.oo. in manifestazioni di protesta, troverete persone pronte a tracciare dei distinguo, e a contribuire allo smorzamento dei toni, anche dove meno ve lo aspettereste.
A Torino li trovate negli uffici della Procura, basta chiedere del ‘pool no tav’.
#NoTav
Chiomonte, aperitivo caricato dalla polizia. I No Tav resistono!
il consueto aperitivo No Tav ai cancelli della centrale di Chiomonte, ha visto la celere schierata fuori dal cancello e lungo Via dell’Avanà e funzionari della Questura che da subito hanno mostrato un atteggiamento aggressivo.
#Antifascismo
Cremona: L’arroganza del potere non ha limiti. Arrestati Emilio e altri sei compagni del Csa Dordoni
L’arroganza del potere non ha limiti. Essere antifascisti è ridiventato un reato in questo nostro paese dove devastatori e
torturatori sono giustificati e protetti. Il compagno Emilio del Csa Dordoni di Cremona, qualche tempo fa ridotto in fin di vita dalle spranghe dei fascisti rimasti impuniti , ora, proprio in relazione all’aggressione subita, è stato messo agli arresti domiciliari con altri quattro compagni, mentre due di loro sono stati portati in carcere.
Le stravaganti accuse della Procura di Bari
Ci vuole tanta fantasia, e nella Procura di Bari non manca.In questi giorni (oltre l’arresto di Fabio, Rino e Vincenzo colpevoli d’essere antifascisti) è arrivata la notifica di fine indagine per uno di questi 4, messo al centro di tutta l’inchiesta dopo le perquisizioni ed indagato da solo con l’accusa di nientepopodimeno che aver piazzato/abbandonato/dimenticato un ordigno all’aeroporto di Bari-Palese!
#Rom #Razzismo #MaiConSalvini
Salvini, l’odio calcolato
Salvini, sceglie l’8 aprile, Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti, per proporre la distruzione dei campi. Il leader della Lega, grazie soprattutto ai media compiacenti assettati di sangue e rancore per far aumentare l’audience, persegue un piano articolato e deliberato: il risentimento e l’odio verso i più poveri e i più esclusi.
#Terrorismo #Emergenzialismo
Arrestato “terrorista turco” a Venezia: sbatti il mostro in prima pagina
Il giorno di Pasquetta si apre con comunicati gongolanti del ministro dell’interno, il mitico Alfano, riportati prima dai lanci di agenzia e poi dai giornali online: arrestato a Venezia un terrorista turco, grazie al rigore dei controlli antiterrorismo internazionale, in questi giorni messi su da Alfano. A leggerla così sembrerebbe si parli di un terrorista dell’ISIS, quelli che carinamente in questi giorni pasquali hanno fatto eccidi di Cristiani e Palestinesi in Siria e di Curdi. La notizia è invece più complessa, anzi ha la connotazione di una mezza bufala!
#Ultras #CiroEsposito
Il de profundis della cultura ultrà?
L’incapacità di rispettare il “nemico” attraversa la storia del tifo organizzato. Ma chi insulta la memoria di Ciro con la scusa dell’”etica ultrà” ha davvero titolo per farlo?
#Appuntamenti
Presentazione libro “Ciro Esposito, ragazzo di Scampia” – Campobasso 16 Aprile
#IoCiSarò : Verità e Giustizia per Davide Bifolco – Napoli 18 aprile
La lotta di liberazione non è ancora finita – Roma 18 aprile
Festival “Resistenza E Resistenze”. Molfetta 19-26 Aprile 2015
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