November 26, 2024
News dal 28 settembre al 4 ottobre 2015
#Editoriali
La strage che l’Europa non vuole vedere
Il destino dell’Europa. Due anni fa la terribile strage di Lampedusa. Da allora le cose sono perfino peggiorate. Le ultime decisioni non faranno che alimentare i nazionalismi. Editoriale di Annamaria Rivera
#LotteSociali #Divieti #MisureCautelari #NoTav
Botte e spintoni agli europarlamentari in visita al cantiere tav di Chiomonte
Quanto accaduto nella due giorni valsusina di visita al cantiere tav Torino Lione da parte di un folto gruppo di europarlamentari rasenta la follia…
Ventimiglia: violente cariche sui #NoBorders
Mentre era in corso un’assemblea per decidere i prossimi passi della mobilitazione, la polizia è intervenuta all’improvviso per rimuovere il presidio, caricando a freddo e violentemente i manifestanti che erano rimasti nella piazza. Le cariche si sono poi trasformate in un inseguimento per le vie di Ventimiglia, con una vera e propria caccia all’uomo e manganellate alle spalle.
Palermo: cariche su studenti e precari alla festa dell’Unità
In più di cinquecento hanno oggi manifestato per le vie di Palermo contro il Pd, il corteo è stato bloccato da un folto schieramento di polizia e caricato.
Bologna: Cariche della polizia sul corteo studentesco
n molte città di tutto il Paese gli studenti sono scesi in piazza per contestare la “Buona Scuola” e per inaugurare un nuovo anno di mobilitazioni all’interno del mondo della formazione. A Bologna il corteo studentesco è stato caricato dalla polizia nei pressi della sede padronale di Unindustria
Processo NoTav, i pm si aggrappano al caso Moro e alla jihad
Al fine di dimostrare che l’azione contro il cantiere di Chiomonte fu eseguita con la finalità di terrorismo da parte dei NoTav (tesi smentita dalla corte d’assise di Torino e per ben due volte dalla Cassazione) i pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo si aggrappano al caso Moro e agli attentati della jihad “rimproverando” i giudici che avevano assolto gli imputati dall’accusa specifica.
Quando la libertà sconfigge i divieti. Francesca e Francesco Liberi!
Accogliendo la nuova istanza della difesa, sono caduti i divieti di dimora per Francesca e Francesco, che dopo oltre quattro mesi di domiciliari erano stati costretti giovedì scorso al confino.
Roma: Prosegue al Pigneto la guerra ai poveri dello sceriffo Gabrielli
Nell’area pedonale, pronta ai lauti incassi, rimangono a infastidire i ricchi clienti quelle presenze migranti che da più di vent’anni vivono integrate nel quartiere e impediscono a quell’intrattenimento chic senz’anima di realizzarsi senza poveracci attorno. E’ in quest’ottica che è da leggere l’attacco ai venditori ambulanti di via Campobasso oggi sgomberati da un appartamento in cui pagavano regolarmente l’affitto.
Bologna: Cacciata di Salvini, arrivano le denunce
Una ventina di indagati per i fatti di via Erbosa, violenza aggravata, lesioni e danneggiamento le ipotesi di reato.
Processo per i fatti della statale a Lollo e Simo: finito il dibattimento.
Dopo un dibattimento pieno di “colpi di scena”, contraddizioni, versioni contrastanti ed enormi ambiguità nelle indagini, Mercoledì 30 Settembre si è svolta l’udienza dedicata interamente alle requisitoria finali a cui presto seguirà la sentenza.
#G8Genova2001
La poliziotta del G8 e lo scandalo albanese
Nei giorni bui del G8 del 2001 in cui la caserma di Bolzaneto si trasformò in un centro di tortura, Anna Poggi, dirigente di polizia genovese, era la responsabile dell’ufficio trattazione atti della struttura, in cui vennero arrestati illegalmente, umiliati e seviziati decine di manifestanti noglobal. Come per tanti altri poliziotti perseguiti per le violenze durante il vertice, la condanna a 2 anni e 4 mesi (confermata in Cassazione ma prescritta) non le ha impedito gratificazioni e avanzamenti di carriera. Nonostante i guai con la giustizia l’Italia la promuove a rappresentante investigativo e diplomatico in Albania
#Migranti #Razzismo #NoBorders
“Emergenza immigrazione” e suo uso politico. Intervista ad Alessandro Dal Lago
Mentre l’ingovernabile movimento migrante continua a premere sui confini esterni ed interni all’Unione Europea, in cerca di volta in volta dell’occasione per sfondarli con la sua forza liberogena. In questa intervista con Alessandro Dal Lago, sociologo docente all’Università di Genova, interroghiamo i meccanismi funzionali alla costruzione dell'”emergenza immigrazione” alla luce delle vicende geopolitiche che sul binomio accoglienza/respingimento dei migranti stanno rimodellando i paradigmi della Fortezza Europa su nuovi canoni.
Migranti in fuga dalle violenze per finire in un gigantesco tritacarne
l primo settembre la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per la detenzione “illegale” di tre migranti tunisini avvenuta nel settembre del 2011 nel Centro di primo soccorso ed accoglienza (Cpsa) di Lampedusa e poi su due navi traghetto a Palermo.Per la Corte di Strasburgo la loro detenzione da parte delle autorità italiane è stata “irregolare”, “ha leso la loro dignità” e ha violato diversi articoli della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (3, 5 e 13). La detenzione amministrativa realizzata all’interno del Cpsa era “priva di base legale”, i motivi della reclusione erano rimasti “sconosciuti” ai tre ricorrenti che “non hanno nemmeno potuto contestarli” rivolgendosi a un giudice italiano
Ventimiglia: Sgombero del presidio permanente No Borders
Dietro l’indicazione diretta, quindi, dello stesso Alfano, all’alba 12 blindati e oltre un centinaio di agenti in assetto antisommossa hanno iniziato lo sgombero del No Border Camp di Ventimiglia.
Uniti abbiamo resistito e uniti ripartiamo!
Hanno distrutto un luogo, una casa, un rifugio per molti. Hanno distrutto un Presidio, ma non un percorso di lotta, perché Ventimiglia non e’ solo un luogo. Ventimiglia e’ un’idea di resistenza che poggia su una rete di solidarietà consolidata in questi tre mesi e mezzo, che nessuna ruspa e nessuno sgombero riuscirà a smantellare.
#Antifà
Aggressione fascista a Napoli
In via Foria, dieci fascisti di CasaPound armati di mazze di ferro, mazze chiodate, cinte e caschi hanno assalito di giovani che volantinano, lasciandone ferito qualcuno.
#Malapolizia
Lucca, rapina al supermercato Il bandito è un poliziotto della Digos di Pisa
Daniele Lama, 49 anni, in passato si era occupato di antiterrorismo facendo parte della squadra che indagava sulla brigatista Cinzia Banelli. E’ anche scrittore di gialli Il rapinatore arrestato lunedì sera dopo una rapina a un supermercato Conad di Lucca in cui si era fatto consegnare 4.500 euro in contanti, è un poliziotto della Digos
Omicidio Bifolco: si riapre il processo. Slitta la sentenza
All’udienza del processo per l’omicidio del diciassettenne Davide Bifolco, ucciso il 5 settembre 2014 a colpi di pistola, esplosi da un carabiniere, il giudice, Ludovica Mancini, ha accolto l’istanza per un supplemento presentato dell’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Bifolco, e ha riaperto l’istruttoria
#Carcere
Giustizia: ricerca Eurispes-Ucpi “negli ultimi 50 anni incarcerati 4 milioni di innocenti”
False rivelazioni, indagini sbagliate, scambi di persona. E così decine di innocenti, dopo essere stati condannati al carcere, diventano vittime di ingiusta detenzione. Errori giudiziari che non solo segnano pesantemente e profondamente le loro vite, trascorse – ingiustamente – dietro le sbarre, ma che costano caro allo Stato.
Detenuto suicida nel carcere di Pesaro. Ci sono forti dubbi
Un suicidio in carcere è sempre una tragedia. E’ un assassinio del sistema carcere. Ma alcune morti lasciano grossi dubbi e presentano situazioni fortemente anomale. E’ il caso di Eneas “suicidatosi” nel carcere di Pesaro, Villa Fastiggi qualche giorno fa.
Carcere: Roverto Cobertera sospende il digiuno
L’avvocato Paolo Bossi, ha depositato la richiesta di revisione che presenterà a giorni alla Corte d’Appello di Brescia. Per questo motivo Roverto Cobertera ha deciso di interrompere lo sciopero della fame, per dare il tempo ai giudici di fissare l’udienza per la richiesta di revisione e avere un nuovo processo.
#DalMondo
Perù: polizia spara sui manifestanti che contestano miniera, quattro morti
Il presidente peruviano, Ollanta Humala, ha dichiarato lo stato di emergenza per 30 giorni ed ha anche autorizzato l’intervento dei militari nelle regioni meridionali di Cusco e Apurímac (abitate da popolazioni indigene di lingua Quechua), per sedare le proteste scoppiate il 25 settembre contro la costruzione della grande miniera di rame Las Bambas, di proprietà della multinazionale Mmg. Gli scontri tra polizia e manifestanti hanno provocato quattro morti e decine di feriti. Gli agenti hanno sparato sulla folla, in maniera indiscriminata, denunciano testimoni e giornalisti. Anche due poliziotti sono stati feriti in maniera grave. Alcune decine le persone arrestate finora.
#Appuntamenti
Ti ricordi del 15 ottobre? Presidio complice e solidale Roma 29 ottobre
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