December 22, 2024
Che i call center siano sinonimi di precarietà e sfruttamento è cosa risaputa, del resto se ne sono occupati scrittori, romanzieri, registri di cinema e teatro.
Ma alla perversione non c’è mai limite ed ecco arrivare un accordo sindacale che sancirà l’ulteriore arretramento dei diritti, del potere di acquisto e di contrattazione.
Questo modello di relazione sindacale sarà apprezzato da gran parte della classe politica odierna e futura, del resto la logica del meno peggio e del vogliamoci bene sono i principi guida dell’agenda politica per i prossimi 13 mesi lo stipendio sarà inferiore del 60%, ovviamente nessuna certezza che da qui a pochissimi anni le delocalizzazioni prendano corpo, magari con cessioni di rami di azienda…
Per maggiori dettagli leggi il seguente articolo di Salvatore Cannavò
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