December 26, 2024
A un anno dall’esplosione della pandemia dovuta al COVID, siamo ancora in una situazione di piena emergenza sanitaria a cui sta seguendo una crisi sociale ed economica con un aumento delle diseguaglianze e delle ingiustizie. A fronte di superprofit di alcune aziende che stanno “sfruttando” l’emergenza, si riducono le tutele per i lavoratori e le lavoratrici, aumentando precarietà e sfruttamento.
La pandemia (sindemia, crisi epidemiologica e sociale) sta provocando una compressione sulle condizioni di lavoratori e lavoratrici del settore privato, in buona parte delle aziende in appalto per servizi ai settori pubblici, ma anche di lavoratori e lavoratrici del settore sanitario. I lavoratori assunti a nero nei vari settori del turismo, dell’agricoltura, dell’edilizia, ad oggi sono coloro che più hanno pagato i fermi dovuti alla pandemia: questi “invisibili” cresceranno quando cadrà il blocco dei licenziamenti. Anche molti lavoratori nel settore del turismo e dell’intrattenimento sono da mesi cassa integrazione, a causa della pandemia, senza sapere se e quando torneranno a lavorare.
Le mobilitazioni di questi mesi dei lavoratori della logistica, dei riders, dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo, del mondo della scuola (contro le “classi pollaio” e per il potenziamento del trasporto pubblico locale, per un efficace tracciamento), della galassia degli appalti sono stato un segnale importante di conflitto che va generalizzato ed esteso, visto che il governo Draghi intende assecondare le richieste di Confindustria già con la fine del blocco dei licenziamenti.
Nei prossimi mesi assisteremo ad un aggravamento della situazione sociale ed economica, quando le imprese potranno tornare a licenziare.
Anche nella nostra città tante sono le vertenze aperte che coinvolgono centinaia di lavoratori e lavoratrici dai lavoratori di Toscana Aeroporti, a quelli dell’Ids, da Amazon alla Worsp, da Avr alle cooperative di servizio nelle strutture pubbliche, ospedaliere e scolastiche in particolare (pulizie, mense, vigilanza): la mobilitazione del PRIMOMAGGIO ha l’obiettivo di collegare e connettere la molteplicità delle situazioni, per contribuire a ricostruire una unità del movimento di lavoratori e lavoratrici, con l’obiettivo di superare le differenze di trattamento (salariale, di diritti e di garanzie anche tra chi svolge mansioni uguali, ma con diversi inquadramenti contrattuali) e da cui sempre più spesso assistiamo a causa del sistema degli appalti in vigore.
In questi mesi non vi sono stati investimenti per assumere personale sanitario (se non in forma precaria e con contratti spesso indecenti), non sono stati potenziati i Dipartimenti Territoriali, anzi l’emergenza sanitaria è diventata un vero e proprio campo di speculazione: sui DPI e le mascherine, prima, sui vaccini oggi (di cui chiediamo la socializzazione, la produzione e la distribuzione pubblica, e l’abolizione della proprietà intellettuale dei brevetti).
Vogliamo lanciare a gran voce la richiesta di assunzioni di medici, infermieri, operatori/trici socio-sanitari, barellieri, personale di pulizie e vigilanza, e che vi siano riconoscimenti economici (statali e regionali) corrispondenti alla mole di lavoro e di responsabilità che hanno sopportato in questi mesi, e nei prossimi.
Soprattutto, deve essere potenziata la Medicina Territoriale e di Base, più colpita dalle “razionalizzazioni”, che già prima della pandemia mostrava gravi difficoltà a garantire una efficace sorveglianza sanitaria ordinaria.
PER assunzioni immediate nella sanità territoriale e ospedaliera, nella scuola, nel trasporto pubblico locale
PER il superamento del sistema degli appalti e la reinternalizzazione dei servizi e di lavoratori e lavoratrici
PER ripristinare condizioni di dignità, garanzie, tutele, diritti per tutte e tutti lavoratori e lavoratrici
PER una nuova stagione di rinnovi contrattuali che restituiscano salari adeguati ad una vita dignitosa
diamo appuntamento alle ore 11.30 fino alle 13.00 all’Ospedale Cisanello davanti Urp
Cobas Pisa, Cub Pisa, Una Città in Comune, Fsi, lavoratori Worsp, PRC federazione di Pisa
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