Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Più soldi in Busta paga? Macché! Addizionale Irpef +12,1% rispetto al 2013

Postato il 18 Marzo 2014 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

La presa in giro degli italiani non ha fine. Vi sembra che questa notizia abbia lo stesso rilievo del taglio del cuneo fiscale tanto sbandierato da Renzi? E’ inutile avere speranze, il tunnel che abbiamo imboccato è senza uscita.

Se il governo promette di dare più soldi nelle tasche degli italiani, ci pensano gli enti locali ad alleggerire la busta paga. A marzo, infatti, arriva un antipasto indigesto da pagare con gli acconti e i saldi delle addizionali regionali e comunali Irpef. Secondo la Uil, i lavoratori dipendenti ed i pensionati troveranno pagheranno in media 97 euro, pari al 29,3% in più rispetto a marzo dello scorso anno, con punte di 139 euro a Roma.

Per l’intero 2014 l’Irpef federale peserà mediamente 564 euro (+12,1% rispetto all’anno scorso).

A marzo, spiega sempre lo studio del Servizio politiche territoriali della Uil (con una elaborazione sul peso delle aliquote Irpef locali per un reddito medio di 23mila euro), in particolare per l’Irpef regionale si pagheranno mediamente 59 euro, a fronte dei 49 euro dello scorso anno (+20,4%), mentre per l’Irpef comunale 38 euro, a fronte dei 26 euro dello scorso anno (+46,1%). In totale, dunque, mediamente si sborseranno 97 euro (+29,3%).

Aumenti aliquota dei Comuni – Gli acconti, per l’Irpef regionale e comunale, sottolinea il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy, sono gravati dagli aumenti apportati da alcune Regioni per quest’anno, ma soprattutto, per quanto riguarda l’Irpef comunale, ci sarà l’effetto degli aumenti di aliquota decisi dai Comuni lo scorso anno.

Dai 139 euro di Roma ai 107 di Milano – Nelle grandi città come Roma l’acconto e il saldo peseranno mediamente 139 euro (83 euro per l’Irpef regionale e 56 euro per quella comunale); a Torino 126 euro (76 euro per l’Irpef regionale e 50 euro per quella comunale); a Napoli 123 euro (73 euro per l’Irpef regionale e 50 euro per quella comunale); a Genova 115 euro (65 euro per l’Irpef regionale e 50 euro per quella comunale).

A Milano si pagheranno mediamente 107 euro (57 euro per l’Irpef regionale e 50 per quella comunale) e si faranno sentire l’aumento dell’aliquota decisa dal Comune e la riduzione delle agevolazioni per i redditi sotto i 33.500.

Pressione fiscale – Nel frattempo si sta delineando, come per alcune Regioni, un trend in crescita per l’Irpef comunale 2014. Su 104 Comuni che hanno deliberato per il 2014, 43 di hanno aumentato l’aliquota. Aumenti, questi, “alquanto dolorosi – sottolinea Loy – in quanto le addizionali si pagano sull’intero imponibile e non tengono conto delle detrazioni per la produzione del reddito.

Per questo, è fondamentale ripensare l’intera politica economica e fiscale del Paese, che metta al centro la questione di una diversa ripartizione della pressione fiscale, alleggerendo il carico alle persone con un reddito fisso”. Ciò che maggiormente preoccupa, viene infine sottolineato, è il possibile dato finale su quanto lavoratori e pensionati pagheranno di tasse locali: quella regionale passerà mediamente dai 363 euro del 2013 ai 409 euro del 2014 (+12,7%), con picchi di 536 euro nel Lazio (+34,3%) e 490 euro in Piemonte (+25,3%).

L’Irpef comunale passerà dai 140 euro medi pagati nel 2013 ai 155 euro medi di quest’anno (+10,7%), con punte di 207 euro a Roma e 184 euro a Napoli, Milano e Torino. Ossia 564 euro medi (+12,1%).

Tratto da:
http://www.coordinamentorsu.it/doc/altri2014/2014_0312_macche.htm

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