November 26, 2024
Venerdì 27 avrebbe dovuto tenersi, dopo mesi di attesa, un incontro, avrebbe dovuto perchè i vertici della Prometeo non si sono presentati al tavolo sindacale con i Cobas nonostante numerosi solleciti e un accordo di massima sul giorno e la data del confronto.
Ci chiediamo che cosa intenda fare il principale azionista della Prometeo, il Comune di Casciana Terme Lari , per il rispetto dei diritti sindacali. Oggi avremmo voluto proporre un accordo di secondo livello visto che in due anni questa richiesta non è mai stata accolta in nome delle difficoltà aziendali. Il salario dei dipendenti è praticamente fermo, in particolare per gli ex comunali transitati a Prometeo.
L’atteggiamento dei vertici di Prometeo è inqualificabile, è giunto il momento di discuterne anche in consiglio comunale, per esempio sapere se la cifra di un milione e centocinquanta mila euro dati dal Comune ogni anno per alcuni servizi di manutenzione del patrimonio è rimasta invariata oppure, come noi pensiamo, sia stata non poco accresciuta.
Non solo chiediamo un rendiconto delle spese, nell’ interesse dei cittadini, ma anche la ragione per la quale una azienda con azionista principale un ente pubblico possa permettersi di rifiutare un tavolo sindacale, di non discutere nel merito di un accordo di secondo livello, di risparmiare su tutto.
Sorge poi spontanea un’altra domanda: con il pensionamento di alcuni dipendenti comunali, come sarà possibile gestire i servizi a Casciana Terme-Lari? Non sarà che qualcuno spinge per ulteriori esternalizzazioni a favore della Prometeo che faranno felici gli azionisti privati della stessa, gli stessi che oggi negano il confronto e perfino un euro di aumento al personale?
I Cobas sono come sempre disponibili al confronto ma non vogliono farsi prendere in giro e con noi anche i cittadini che pretendono di conoscere come sono spesi i loro soldi.
Siano rese pubbliche le spese della Prometeo e il sindaco Terreni, una volta tanto, si faccia carico direttamente di riaprire quel confronto sindacale che i vertici aziendali stanno negando.
COBAS PISA
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