November 24, 2024
Anche i dipendenti pubblici potranno essere licenziati senza obbligo di riassunzione, ormai credere al Governo, e ai sindacati che gli tengono corda, non conviene e ora ne abbiamo una ulteriore dimostrazione
La Corte di Cassazione, sentenza n. 24157/2015 , dopo 3 anni di querelle, decide che la riforma dell’articolo 18 , anzi il suo stravolgimento con la legge Fornero riguarda anche il pubblico . Quindi ben presto la disciplina delle tutele crescenti potrebbe estendersi, a colpi di decreti legislativi e interpretazioni della Consulta, allo stesso settore pubblico ormai privatizzato.
Basta del resto cambiare qualche articolo del testo unico della Pubblica amministrazione (dlgs165\2001) per avere una pezza di appoggio giuridica necessaria a uniformare tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato, ai decreti attuativi del Jobs act presenti e futuri.
A supportare la decisione della Corte c’è il fatto che lo Statuto dei lavoratori e le sue modifiche (tra le quali la sostanziale riscrittura dell’art 18 ) valgono non solo per il privato ma anche per il pubblico impiego.
I\le dipendenti della Pubblica amministrazione potranno essere licenziati con maggiore facilità e per loro scatterà un risarcimento da fame al posto della reintegra. E non finisce qui perchè il prossimo obiettivo sarà la piena applicabilità delle Tutele crescenti al pubblico
Con i decreti attuativi della Legge Madia, la piena applicazione della Legge Brunetta, si annunciano licenziamenti di massa nel pubblico impiego dopo gli esuberi nelle Province
Credere alla storiella che nel pubblico esistano tutele maggiori non sarà piu’ possibile, anzi per noi ci sarà anche lo spettro della Magistratura contabile e il ricorso sistematico ai provvedimenti disciplinari.
La riforma della Pubblica amministrazione sta arrivando in porto senza alcuna opposizione e nel silenzio assenso dei\lle dipendenti e dei sindacati della PA ad eccezione del sindacato di base
ULTIMA CHIAMATA PER NOI TUTTI\E: O CI SI SVEGLIA ORA O SIAMO FOTTUTI
COBAS PUBBLICO IMPIEGO PISA
Lascia un commento