Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Province personale: Cgil Cisl Uil escludono le Rsu e decidono senza lavoratori\trici

Postato il 9 Settembre 2015 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Province personale: Cgil Cisl Uil escludono le Rsu e decidono senza lavoratori\trici

ProvinciaSull’affaire Province abbiamo già scritto e detto tutto, non ultimo prevedendo che il mancato controllo di strade, edilizia scolastica e politiche del lavoro avrebbero portato conseguenze nefaste per servizi e cittadini . Sotto i vostri occhi la mancata manutenzione di strade e boschi, l’approvazione del jobs act che cancella tutele e diritti individuali e collettivi, le scuole a pezzi.

Ma avevamo anche messo in guardia lavoratori\trici delle Province, gli stessi delegati Rsu da una trattativa gestita nelle segrete stanze della Regione Toscana con Cgil Cisl Uil , della serie che le Rsu quando non sono silenti e proni ai voleri delle burocrazie sindacali vanno escluse e messe da parte con buona pace per la democrazia.

Il giorno 2 Settembre un incontro tra Cgil cisl uil e Regione toscana di cui abbiamo un report generico e fatto di sole chiacchere, riconfermando il solito livello inconcludente fatto di incontri, verbali e protocolli che diano risposte definitive alle aspettative di lavoratrici e lavoratori delle Province..

Infatti:

  • si parla dei vincoli di pareggio di bilancio a sproposito perchè questi vincoli sono stati in buona parte “rimossi” a fine dicembre 2014, o comunque di fatto accettati supinamente dalle Regioni e dagli Enti Locali con le intese e i confronti con il Governo.
  • Il ragionamento da fare è quindi un altro, e va fatto con chiarezza e senza ipocrisie. La Regione Toscana ha provveduto d’ intesa con la Provincia a individuare e a collocare nei propri ruoli tutto il personale svolgente compiti di supporto, tecnico, contabile, legale, giuridico o amministrativo non direttamente inserito negli elenchi delle funzioni trasferite? I Comuni vogliono assorbire il personale delle province o sono tentati da assunzioni ex novo attingendo dalle graduatorie concorsuali aperte con qualche escamotage giuridico?
  • molti comuni vogliono scegliere il personale da assumere e i criteri di scelta sono spesso dettati da clientelismo e non da reali fabbisogno. Quanti piani del fabbisogno del personale approvati dagli Enti Locali si sono fatti carico della situazione delle Province, oppure han preferito spostare strumentalmente la decorrenza delle proprie assunzioni al fine di evitare i vincoli imposti dalla Legge di stabilità per la ricollocazione prioritaria per mobilità del personale provinciale?
  • da mesi triplice sindacale e Regione discutono delle funzioni delle Province ma i risultati sono pochi e insoddisfacenti perchè il ragionamento non è dettato da ragioni di pubblica utilità ma dal manuale cencelli clientelare che di fatto porta a trasformare il personale in “merce” da svendere per salvare ruoli e poteri;
  • dopo mesi siamo ancora a discutere di come collocare il corpo della polizia provinciale e, al di là delle chiacchere, non ci sono certezze e volontà di un assorbimento senza spezzatini che calpestano e sviliscono dignità e professionalità degli addetti a tali servizi;
  • da mesi cgil cisl uil e regione convocano tavoli tecnici  ma i risultati ottenuti sono scadenti perchè si gira attorno ai problemi e si guadagna solo tempo per non scontentare Enti locali e governo nazionale;
  • mentre il governo vuole cancellare numerose partecipate ,anche quelle in attivo e con numeroso personale, e la Regione Toscana pensa in prospettiva ad una società in house per i centri per l’impiego soprattutto alla luce dei contenuti dei decreti attuativi del Jobs Act. Noi continuamo a sostenere che sarebbe logico e preferibile un assorbimento diretto di questo personale, perché anche la proposta dalla Regione, suggerita o condivisa dalla triplice confederale, di collocare il personale della funzione lavoro in un “ruolo speciale” direttamente dipendente della Regione, non garantisce in prospettiva il mantenimento dell’ attuale stato giuridico e le garanzie occupazionali.

I tavoli istituzionali sono stati costruiti per escludere lavoratori\trici provinciali e i delegati da loro eletti, sono tavoli che non risolveranno i problemi cercando soluzioni clientelari e comode per Regione e Governo.

Noi tutti\e abbiamo il compito di non subire processi decisionali di cui pagheremo per primi\e le conseguenze.

Cobas Pubblico Impiego Pisa

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