Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Quando muore un criminale

Postato il 11 Febbraio 2015 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

abdullah-mortoLo scorso 23 gen­naio è morto il re dell’Arabia Sau­dita, Abdal­lah ben Abde­la­ziz al-Saud. Mem­bro della dina­stia al-Saud, figlio di re Abde­la­ziz Ibn Saud, il fon­da­tore, gra­zie ai ser­vizi bri­tan­nici, dell’Arabia Sau­dita, uno stato inven­tato di sana pianta met­tendo insieme due pro­vince dell’ex impero otto­mano, il Najd e l’Hejaz, per ser­vire i piani di divi­sione del mondo dei mag­giori imperi colo­niali di allora (e anche di adesso).
È stato il prin­cipe ere­di­ta­rio e regnante de facto dal 1995 al 2005 a causa dello stato di salute dell’allora re Fahd, suo fra­tel­la­stro, per salire poi uffi­cial­mente al trono a 71 anni dopo la morte di quest’ultimo. Con un patri­mo­nio per­so­nale sti­mato in 18,5 miliardi dol­lari, è terzo nella clas­si­fica dei re più ric­chi. Ma è alla testa di un clan di circa 25 mila per­sone che insieme con­trol­lano la più grossa for­tuna del mondo. Un clan che gesti­sce il paese come una pro­prietà privata.

In effetti l’Arabia Sau­dita è l’unico paese al mondo che porta uffi­cial­mente il nome di una fami­glia. Que­sto clan scelto dagli inglesi per­ché legati a una rigida tra­di­zione con­ser­va­trice e a una let­tura ottusa dei det­tami dell’islam: il Wah­ha­bi­smo, che è un movi­mento politico-religioso fon­dato nel XVIII secolo da Muham­mad ibn Abd al-Wahhab sulla base di una visione puri­tana e rigo­ri­sta della tra­di­zione musul­mana che va con­tro la mag­gior parte delle altre dot­trine dell’Islam e sopra­tutto va con­tro ogni forma di reli­gio­sità popo­lare e al tempo stesso con­tro ogni pen­siero razio­nale o inno­va­zione. L’ideale, quando si vuole man­te­nere un popolo arre­trato e igno­rante. Non a caso gli inglesi misero da parte le grandi fami­glie dell’Hejaz che sta­vano cer­cando di andare verso forme di moder­niz­za­zione della loro società per sce­gliere i beduini del deserto dell’Hejaz e tra que­sti la fami­glia più con­ser­va­trice e più arre­trata di tutte.

Leggi tutto l’articolo di Karim Metref al seguente indirizzo:

http://ilmanifesto.info/quando-muore-un-criminale/

 

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