November 27, 2024
Hanno iniziato sul finire degli anni ottanta con le ferrovie e i servizi pubblici attraversando codici di autoregolamentazione in caso di scioperi che hanno dato il là, con l’assenso di cgil cisl uil, a una legislazione che ha vanificato il diritto di sciopero dettando regole ristrettive all’inverosimile, ora non si fa piu’ alcuna distinzione e si vorrebbe estendere tout cort le limitazioni non solo del diritto a scioperare ma anche alla semplice riunione
Il settore della cultura a parole è uno strumento per incentivare il turismo, attenzione solo a parole. In ogni città italiana trovate monumenti, chiese, patrimoni artistici in stato di abbandono, chiusi al pubblico da anni. Alcune associazioni hanno documentato centinaia\migliaia di monumenti di riiievo artistico che necessitano di urgenti investimenti prima del loro disfacimento.
Ma per il Governo la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio artistico\culturale non sono priorità ed emergenze da affrontare con un investimento cospicuo e oculato, se lo fossero avrebbero trovato i fondi necessari distogliendoli da qualche grande e inutile opera.
In queste ore ci si ricorda di musei e patrimoni artistico non per un piano di riordino delle sovraintendenze restituendo loro fondi e strutture per il recupero e la manutenzione delle opere d’arte, non con una opera legislativa che escluda interamente dai patti di stabilità le spese sostenute dai comuni per scuola, sociale e recupero\salvaguardia dell’ambiente e della cultura .
L’assemblea indetta dai sindacati al Colosseo con la chiusura al pubblico per alcune ore ha provocato l’ira del premier Renzi sui social network e subito Cgil Cisl Uil si sono messi sulla difensiva
Un tipico atteggiamento padronale, quello del Pd, che bacchetta lavoratori e sindacali continuando in quella campagna contro il diritto di sciopero e di assemblea che ha bisogno di situazioni propizie e del favore della opinione pubblica
I lavoratori e le lavoratrici dei beni culturali da anni sono sotto organico, senza straordinari, i locali loro destinati sono spesso degradati senza riscaldamento o condizionatori, hanno talvolta un elevato numero di precari, spesso chiudono alcune sale per mancanza di personale.
I crociati contro il diritto di sciopero conoscono bene la situazione di degrado e abbandono in cui versano i beni culturali, le chiese con i soffitti che crollano distruggendo affreschi e opere dal valore inestimabile.
Ma in piena continuità con il Governo Berlusconi, Renzi e Company vanno avanti a colpi di spot e invece di investire ove serve portano avanti il progetto di attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici
Negare il diritto di sciopero e di assemblea, limitarlo a pochi e insignificanti casi è il vero obiettivo di questa polemica, se poi crollano chiese e monumenti c’è sempre qualche mecenate interessato a farsi pubblicità con qualche elargizione. Ma cosi’ la cultura non si salvaguarda , anzi…..
Cobas Pubblico Impiego Pisa
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