Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Resoconto della prima assemblea cittadina promossa dal Comitato provinciale per il diritto alla salute

Postato il 22 Giugno 2015 | in Sanità, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

medicinaUna cinquantina di presenze, al circolo Alhambra, per l’assemblea cittadina promossa dal Comitato provinciale per il diritto alla salute, venerdì 19 Giugno.
Una iniziativa partecipata da medici, operatori sanitari e socio sanitari, lavoratori e lavoratrici, cittadini, con interventi non solo della realtà pisana, ma anche di quella massese e di quella lucchese.

Il Comitato è nato in aprile per contrastare la legge regionale n. 28/2015 e organizzare iniziative finalizzate a unire le istanze dei lavoratori della sanità con quelle dei cittadini, che vedono ogni giorno minacciato il loro diritto alla salute.

La riduzione delle Asl da 12 a 3; la cancellazione di oltre 1.500 posti di lavoro nella sanità toscana; la riduzione di servizi e prestazioni di competenza dei territori; il personale sotto organico che genera interminabili liste di attesa; il progressivo smantellamento del servizio pubblico con mesi di attesa per una visita o un esame diagnostico: sono alcuni esempi pratici sui quali si sono soffermati i relatori (Andrea Grillo, Raffaello Papeschi, Roberto Soraggi, Danielle Vangieri) e gli intervenuti.

Significativi alcuni loro interventi, che hanno descritto una sanità toscana inadeguata a erogare i servizi necessari, come dimostrano anche l’assenza di medici a bordo di numerose ambulanze; la riduzione del loro numero per i trasporti interni negli ospedali, affidati al cosiddetto “terzo settore” (che spesso impiega operatori senza adeguata professionalità); il blocco delle assunzioni; la riduzione dei medici e degli infermieri; il forte ridimensionamento dei distretti socio sanitari; i mancati investimenti, promessi e non mantenuti dal presidente Rossi.

Non sono mancate le critiche verso il “project financing”, legato alla costruzione di nuovi ospedali, “una formula vantaggiosa per i privati, che scarica il rischio finanziario sul pubblico, coi cittadini che pagheranno di tasca loro le varianti in corso di opera, con prezzi in continua crescita, per realizzare ospedali che lo Stato dovrebbe costruire direttamente tramite la Cassa Depositi e Prestiti”.

Il Comitato annuncia nuove iniziative nel mese di luglio.

COMITATO PROVINCIALE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE – PISA

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