November 28, 2024
Insieme alla scuola, la sanità ha finanziato l’austerità in Italia dal 2009 a oggi. È quanto emerge dal lungo capitolo dedicato dalla Corte dei Conti alla sanità nell’ambito della relazione sulla gestione finanziaria degli enti territoriali per il 2013. I risparmi ottenuti dai pesanti tagli imposti alla sanità dovrebbero essere investiti nell’assistenza territoriale e domiciliare e nell’ammodernamento tecnologico e infrastrutturale. In caso contrario scatterebbe l’allarme rosso per i livelli essenziali di assistenza (Lea). A lungo andare, emergerebbero deficit assistenziali, soprattutto al Sud.
I tagli hanno fatto certamente fatto sballare i conti ma, dice la magistratura contabile, nella sanità si è risparmiato addirittura più del preventivato dai governi dell’austerità Berlusconi-Monti-Letta-Renzi. La spesa per il servizio sanitario nazionale, nel treinnio 2011–2013, “è risultata essere, a consuntivo, pari a 111.094, 109.611 e 109.254 milioni, dunque inferiore di ben 4 miliardi di euro (per il 2012) e di circa 3 miliardi (per il 2013) rispetto alle stime contenute nella Legge di Stabilità 2013. È stato registrato un decremento nominale del 2,8% rispetto al 2010, pari a 3,1 miliardi di euro.
Nel 2013, al netto degli altri ticket sulla diagnostica e le prestazioni specialistiche, i cittadini hanno versato 1.436 milioni, pari all’1,3% della spesa sanitaria corrente complessiva, con una media di circa 24 euro a testa. Nel quadriennio esaminato dalla corte, è stato registrato un aumento del numero di ricette del 6,3%, e un boom del 66,6% dei ticket e compartecipazione. L’obiettivo di diminuire la spesa farmaceutica ospedaliera, e quella per beni e servizi, è stato mancato. In altre parole, i tagli alla sanità sono stati pagati, in gran parte, dai cittadini stessi. A questo è servito l’aumento dei ticket che, insieme al blocco del turn-over del personale, finanzia ciò che lo Stato nega. Senza dimenticare l’aumento stellare delle addizionali Irpef e Irap, fondamentali per far quadrare i conti alle Asl e agli ospedali.
Leggi tutto l’articolo di Roberto Ciccarelli al segeunte indirizzo:
http://www.controlacrisi.org/notizia/Welfare/2015/1/21/43644-sanita-agli-sgoccioli-per-tagli/
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