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Sbarre alle finestre alla società della salute: è questa la risposta della Sds? Il ruolo degli assistenti sociali

Postato il 20 Settembre 2014 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

L’assistente sociale ha un ruolo importante: assistere la persona in stato di bisogno. Sovente l’assistente diventa il soggetto su cui scaricare responsabilità che dovrebbero assumere politici e amministratori. Chi oggi non ha casa \lavoro, chi è stato sfrattato o non ha reddito per il sostentamento proprio e della famiglia, si rivolge alle assistenti sociali che spesso restano le sole figure con le quali relazionarsi. In tempi di tagli al welfare e di disoccupazione, l’assistente agli occhi di chi rivendica diritti e soluzioni a problemi individuali sempre piu’ gravosi passa come il responsabile della mancata erogazione di un sussidio e di un aiuto concreto per accedere a reddito e casa.

In questo contesto di disagio sociale ed economico, l’assistente sociale è il capro espiatorio di una situazione perchè è la sola figura che rappresenta uno stato sociale incapace di dare risposte ai bisogni reali.

Ma le risposte politiche ed economiche una figura tecnica non puo’ fornirle e diventa cosi’ il destinatario della rabbia , della disperazione senza che le istituzionali locali si siano mai occupate di rimettere in discussione le loro politiche.

Alla società della salute ci sono tante figure sociali divise per contratto, salario e datore di lavoro, queste figure per esercitare il loro ruolo nel modo migliore non possono vivere in palazzi blindati con sbarre alle finestre e vigilantes a ai piani, in certe condizioni i ruoli e le funzioni sociali non possono essere esercitate a meno che non si voglia trasformarle in qualcosa di burocratico ed inutile.

La decisione di mettere le sbarre alle finistre della Sds in via Saragat è sbagliata e controproducente, forse prima avrebbero dovuto mettere al piano terra semplici impiegati amministrativi e individuare politiche sociali degne di questo nome.

Ancora piu’ grave è il fatto che queste decisioni siano state assunte senza il convolgimento del personale interessato.

Al Sindaco e ai vertici della Sds Pisana i Cobas chiedono un confronto alla presenza di tutto il personale e soprattutto politiche sociali adeguate a fronteggiare la crisi, politiche come quelle dell’autorecupero delle case popolari che rappresentano una scelta praticabile in alternativa agli appartamenti lasciati fuori per mes\ anni quando l’emergenza abitativa è sempre più grave.

Cobas Pubblico Impiego

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