Che lo smantellamento delle Province sia stato un regalo alla demagogia di Renzi è cosa risaputa, basti ricordare che le Province impegnano solo il 2% della spesa totale della Pubblica amministrazione.

Sicuramente il sindacato avrebbe potuto\dovuto fare di più mobilitandosi prima della approvazione della legge, ma ormai è consuetudine non disturbare il manovratore politico e lasciar approvare leggi anche quando è a tutti chiaro che determineranno tagli al personale e ai servizi.

Ci risulta che in questi giorni, in completa solitudine un dirigente e un funzionario, col benestare del Segretario generale e probabilmente del presidente Filippeschi, stanno lavorando alla compilazione delle schede del personale da mandare al governo.

Noi cobas , lo diciamo senza giri di parole, del Segretario Generale , del dirigente e funzionario che stanno facendo questo lavoro non ci fidiamo affatto, perchè sono gli stessi che, fino a prova contraria, hanno portato assieme ad altri la provincia sull’orlo del crac finanziario e attuato nella gestione del personale clientelismo e discrezionalità.

Ci chiediamo come sia possibile fare le schede senza la consultazione e partecipazione dei dirigenti e senza coinvolgere il personale che nei servizi lavora.

A noi non interessa banchettare ai tavoli dove si smantellano servizi con la scusa di riordinare gli enti locali. Come può essere credibile un sindacato che invita alla mobilitazione solo per sedersi con la Madia e Del Rio e condividere i passaggi che attaccano diritti fondamentali dei lavoratori, il nostro potere di acquisto e di contrattazione?

Lo stato di agitazione nelle Province serva allora a raggiungere alcuni obiettivi quali:

• la salvaguardia dei posti di lavoro ,compreso quelli degli appalti
  la non applicazione delle mobilità coatte
  la tutela delle principali funzioni
  la erogazione di servi ai cittadini

COBAS PROVINCIA

COBAS PUBBLICO IMPIEGO

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