Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Sentenza Cassazione sulla vicenda del Comune di Firenze

Postato il 16 Luglio 2015 | in Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

cassazioneOggi 14 Luglio La Corte Suprema di Cassazione –Sezioni Unite ha emesso la sentenza sulla vicenda del Comune di Firenze, tutti i rappresentanti sindacali “che rappresentavano interessi antagonistici a quelli datoriali” sono stati prosciolti. Senza questa sentenza 16 delegati sindacali RSU del comune di Firenze sarebbero stati chiamati a restituire oltre 800.000 Euro. Una sentenza importante che demolisce il teorema antisindacale ordito tra MEF, Magistratura contabile, Amministrazione e rappresentanti governativi.
Si sancisce il principio che che chi svolge attività sindacale in difesa degli interessi dei lavoratori che rappresenta non è assimilabile ad un funzionario dell’azienda e, pertanto, non gli si può imputare qualsivoglia danno erariale né atti di rilevanza penale. Sancisce che la responsabilità di eventuali difformità dalle norme contenute negli accordi sottoscritti tra le parti è esclusivamente della rappresentanza datoriale.
Una sentenza che come si usa dire farà giurisprudenza. La vicenda Comune di Firenze ha pesato in negativo sulla contrattazione aziendale in centinaia di amministrazione pubbliche dove non si sono sottoscritti accordi o si sono sottoscritti al ribasso condizionati dalla spada di Damocle del coinvolgimento dei delegati sindacali. Si è trattato di un teorema che mirava ha mettere definitivamente nell’angolo l’azione sindacale, un attacco di un violenza inaudita contro il principio costituzionale della libera associazione sindacale, un tassello importante della deriva autoritaria che questa sentenza rende inoffensivo. Questa però è solo una gamba dell’attacco subito a Firenze come in molte altre amministrazione, l’altra partita tutt’ora aperta sono le lettere di messa in mora per il recupero individuale delle somme quantificate come danno erariale, che l’AC ha solo sospeso. La parte variabile del fondo è ancora sequestrata dai revisori dei conti fino a che non avranno certezze sull’applicazione del decreto “Salva Roma” e cioè su come l’AC intenda recuperare le somme senza recuperi individuali. La battaglia sarà durissima, sul piano sindacale e giuridico visto che anche su questa questione stiamo aspettando il pronunciamento del Giudice del Lavoro rinviato a dicembre. In ogni caso abbiamo chiuso il primo tempo in vantaggio. Seguirà comuinicato Cobas.

In allegato la sentenza:

sentSSUU

Stefano Sbolgi

Cobas comune di Firenze

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