November 24, 2024
Sesta Porta: abbiamo aspettato troppo tempo?
Non sarà il caso di riprendere lo stato di agitazione della PM?
A fine Marzo termina il mese di tempo accordato all’amministrazione comunale dai sindacati per la messa a norma della sesta porta
Come ricorderete, lo sciopero del 10 Marzo era stato sospeso dalla commissione di garanzia perchè il giorno 8 e il 18 di Marzo erano stati convocati scioperi generali da alcune sigle “minori”. Questo intervento (disattendere il richiamo avrebbe determinato sanzioni a carico dei sindacati e dei singoli lavoratori) è avvenuto in virtù di una normativa che ha ridotto ai minimi termini l’esercizio del diritto di sciopero, privandoci di uno strumento ormai spuntato visto che per alcuni periodi è praticamente impossibile convocare scioperi per non parlare poi delle lunghe tempistiche necessarie per le indizioni
Un mese fa, preso atto della impossibilità di indire lo sciopero per il 10 marzo, decidemmo di accordare un mese di tempo per lo svolgimento dei lavori alla sesta porta, fu una decisione sofferta ma assunta da tutti i delegati e i lavoratori della Pm
In questo tempo i cobas hanno costantemente informato il personale e la stampa di cosa stava succedendo, dei continui scambi epistolari che mettevano in luce alcune responsabilità
La idea di mantenere per il giorno 10 Marzo una assemblea del personale come forma di mobilitazione alternativa allo sciopero è stata scartata dai piu’ e a quel punto anche i cobas, che se ne erano fatti promotori , hanno desistito
Ma per essere precisi quali erano le nostre richieste?
– una nuova sede per la Pm
– la chiusura della strada sotto la sesta porta
– un nuovo e aggiornato documento di valutazione del rischio
-la individuazione dei responsabili di questa situazione
– soluzioni per il parcheggio
Ma cosa è successo in queste settimane?
Intanto l’impegno assunto da qualche assessore di trovare una soluzione alternativa è caduto nel vuoto, anzi un ordine del giorno votato dalla maggioranza in consiglio ha deciso che la sesta porta è la sola sede per la Pm.
Si sono susseguite fitte corrispondenze tra segretaria generale, dirigenti, Pisamo e dalla loro lettura si evince che le criticità alla sesta porta erano ben note a tutti, almeno da un anno e mezzo.
I controlli eseguiti poi sono solo formali e non sostanziali, insomma nessuno ha vigiliato e tutti da anni sapevano che la sesta porta non era un luogo idoneo ma nessuno ha voluto trovare un’altra sede che sicuramente non avrebbe comportato tanti disagi e sprechi di denaro pubblico
In questi giorni sono stati effettuati alcuni lavori ma soprattutto si stanno mettendo a “norma” i documenti da presentare alla asl e ai VVff.
La nostra paura è che:
La parola torni allora al personale una volta verificati gl interventi e le decisioni assunte dall’amministrazione
Cobas Pubblico Impiego
Lascia un commento