I Cobas lo hanno sempre detto con chiarezza e coerenza che dietro l’abolizione delle province c’era il diktat della Troika che imponeva al Governo Italiano il ridimensionamento della Pubblica amministrazione all’ interno di un obiettivo preciso di abolizione dei diritti costituzionali e con essi dei sistemi pubblici di protezione sociale.

A partire dall’ approvazione della legge n. 56/2014 ( legge Delrio) per proseguire con la legge di stabilità 2015, le circolari del ministro Madia e la legge regionale Toscana è stato un continuo susseguirsi di provvedimenti che gradualmente hanno fatto emergere i contenuti dell’ ”imbroglio” messo in atto a danno di tanti lavoratori e lavoratrici pubblici: riduzioni delle dotazioni organiche, mancati rinnovi contrattuali e tagli salariali, privatizzazione dei servizi con annessa svendita del patrimonio immobiliare pubblico.

E a cosa sono serviti i protocolli d’ intesa sottoscritti con Governo e Regione Toscana dai sindacati confederali che avevano la pretesa ““..governare il cambiamento..garantire la funzionalità degli Enti e dei servizi, in particolare quelli connessi al welfare…valorizzare il lavoro, le lavoratrici ed i lavoratori..”. A nulla visto che sono gli stessi soggetti sindacali che di fronte alla Legge di stabilità 2014 (che stravolgeva la stessa Delrio) raccontavano la storiella che sarebbe stato sufficiente qualche correttivo.

Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:

Siamo senza futuro

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