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Sicurezza Ferroviaria

Postato il 8 Ottobre 2018 | in Sicurezza sul lavoro | da

SICUREZZA FERROVIARIA. RLS AL MINISTRO: VOGLIAMO TRASPARENZA INDAGINI MINISTERIALI SUGLI INCIDENTIDa “Ancora in marcia”

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Una richiesta cui la Digifema si oppone, ci rivolgeremo al giudice per ottenere dal ministero al rispetto dei requisiti minimi di trasparenza previsti dalla legge. Senza trasparenza non c’é sicurezza

 Roma 5 ottobre 2018 – Da mesi i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del settore ferroviario (RLS), chiedono di essere informati delle indagini ministeriali sugli incidenti più gravi, tra gli altri quello del deragliamento avvenuto a Pioltello il 25 gennaio, dove persero la vita tre viaggiatrici e quello del 23 maggio scorso al passaggio a livello di Caluso in cui hanno perso la vita un macchinista e un operaio. Richiesta avanzata nei termini dal d.lgs 162/07, relativo alla sicurezza ferroviaria e alle procedure investigative: “l’indagine e’ condotta nella massima trasparenza possibile”.

A seguito di tale richiesta nel pomeriggio di ieri si è svolto al MIT un incontro tra i RLS, la segreteria del ministro dei trasporti e il responsabile della Direzione generale per le investigazioni marittime e ferroviarie (Digifema), Fabio Croccolo. Dal dirigente in questi mesi era arrivata una chiusura totale, al punto che i RLS hanno investito del problema della mancanza di trasparenza del Ministero dei Trasporti direttamente Toninelli. Ciò anche tenuto conto che in passato, con altri governi, la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori non aveva trovato ostacoli.

“L’incontro – fanno sapere i RLS – si è concluso senza una soluzione alla nostra richiesta di trasparenza sulle investigazioni nonché di partecipazione attiva in merito agli incidenti ferroviari, come rappresentanti dei lavoratori. Su questo specifico punto, a fronte della disponibilità mostrata dalla segreteria di Toninelli al percorso di trasparenza imposto dalla legge, abbiamo registrato una incomprensibile chiusura totale da parte di Croccolo con motivazioni molto opinabili e dai contorni strumentali, quasi una repulsione pregiudiziale nei confronti delle istanze che abbiamo posto nel rigoroso rispetto dei termini di legge. Verificheremo se tale differenza di prospettiva sugli obblighi di trasparenza è reale e, nel caso, quale delle due posizioni prevarrà: il nuovo corso e il cambiamento promesso da Toninelli o la vecchia logica di arroccamento e chiusura degli apparati burocratici del ministero. Abbiamo ribadito – proseguono – che la sola segnalazione dei fattori di insicurezza da parte dei RLS (ruolo a cui ci vorrebbe relegare Croccolo), che pure garantiamo, non può sostituire le prerogative riconosciuteci come ‘rappresentanti dei lavoratori’ dall’ art 21 del d.lgs 162/07, ovvero di  essere “regolarmente informati dell’indagine e dei relativi progressi e devono, per quanto fattibile, poter presentare i loro pareri e opinioni sull’indagine ed essere autorizzati a esprimere osservazioni sulle informazioni in progetti di relazione”. In attesa degli eventuali esiti dell’incontro – concludono i RLS – intendiamo avviare le procedure legali per un’istanza al giudice per ottenere un provvedimento che induca il ministero al rispetto dei requisiti minimi di trasparenza previsti dalla legge su una materia tanto delicata come quella della sicurezza ferroviaria; senza trasparenza non c’é sicurezza”.

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