December 21, 2024
Riceviamo e pubblichiamo
Il 15 ottobre del 2011 un gruppo di operai Irisbus, per impedire lo smantellamento dello stabilimento come minacciato da FIAT, presidiò i cancelli della fabbrica. Oggi arrivano gli avvisi di garanzia a 15 di loro. Troppe volte la chiusura di fabbriche è stata accompagnata o da silenzio e indifferenza o da una retorica vuota di significato in cui l’unico interesse realmente rappresentato era quello del profitto e del padrone mentre agli operai non rimaneva che qualche briciola e al massimo un capannone ormai vuoto davanti al quale manifestare. Anche nell’estate appena trascorsa abbiamo avuto la riprova di tutto ciò e mentre in nome dell’interesse e della responsabilità nazionale padroni e sindacanti complici firmavano e siglavano accordi, molti operai di ritorno dalle ferie ritrovavano le loro fabbriche chiuse e svuotato di merci e macchinari. All’interno di questa logica corporativa “la difesa del posto di lavoro” tende a trasformarsi in uno slogan utile al massimo a qualche sindacalista in carriera o ad allungare la lista delle promesse da campagna elettorale ma non certo a chi ha il problema di arrivare alla fine del mese.
Ma lotte come quella degli operai Iribus dimostrano che ci sono le possibilità per opporsi in modo pratico e concreto alla chiusura delle fabbriche ed impedire che il padrone possa in tutta tranquillità delocalizzare la produzione laddove il lavoro – o la merce-lavoro come ci considerano loro – costa meno.
Lotte come quella degli operai Iribus ci dicono quanto sia importante riaffermare che i mezzi di produzione sono degli operai in quanto sono loro a lavorarci, è con il loro lavoro che vengono pagati e sono loro a mantenerli. Ristabilire questo piano, anche dal punto di vista culturale, è importantissimo. Pensare che questo sia solo un aspetto ideologico vorrebbe dire negarsi la possibilità di intervenire su questo terreno e esercitare un potere reale laddove possiamo.
Per questo ribadiamo il nostro sostegno alla lotta degli operai Irisbus ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà nei loro confronti in merito all’azione repressiva intrapresa dalla Procura di Ariano Iripino.
CPA FI-sud
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