Anci, maxi stipendi e ricche consulenze

di Carlo Di Foggia

Che la lobby sia imponente è scritto nei bilanci, tenuti segreti, e in rosso: tra partecipate doppione in crisi, lauti stipendi, politici trombati e consulenze a pioggia, l’Anci, l’Associazione dei Comuni è un moloch dispendioso, e continua a moltiplicare le poltrone. Gli sprechi abbondano. L’ultima – come rilvelato dell’Espresso – è l’Accademia per l’Autonomia, nata per sostituire la Scuola della finanza locale. Costo: 4 milioni (5 per il 2015). – provenienti dal Viminale – per “istruire dirigenti e amministratori locali”. La Scuola venne abolita nel 2012, e i dipendenti assorbiti dal Ministero dell’Interno. Obiettivo? Ridurre i costi. Invece le stesse funzioni sono state affidate all’Accademia, dove regna il mistero sui docenti. Il tariffario, al lordo, è questo: 135 euro l’ora per “docenti senior” (860 per una giornata); 113 per quelli “junior”; mentre un “tutor” si deve accontentare di 54 euro l’ora. Dei 4 milioni, solo uno andrà a loro, il resto si perderà in “spese di ospitalità e logistica (1,9) e “amministrazione” (915 mila), quindi direttamente all’Anci, già finanziata dai Comuni. Unamannavisto l’andamento dei conti: nel 2012 la lobby dei sindaci – 50 milioni di fatturato – ha chiuso in perdita: 512 mila euro, più i 120 mila della gestione finanziaria. Il debito naviga intorno ai 100 milioni (il doppio dei ricavi, in calo di 7), cifra enorme, tanto da aver intaccato le riserve di liquidità (scese di 4 milioni) e costretto l’Associazione ad aprire un fondo di copertura. Nello stesso tempo, i costi del personale (90 dipendenti) sono aumentati da 5,4 a 5,9 milioni.

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