Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Sullo sciopero dei lavoratori della logistica

Postato il 16 Maggio 2013 | in Lavoro Privato, Sindacato | da

Il 15 Maggio è stato indetto uno sciopero generale dei lavoratori della logistica. Questo sciopero si pone in continuità con la giornata del 22 Marzo in cui, i lavoratori con il supporto di varie sigle dei Cobas hanno incrociato le braccia per la mancata convocazione di un tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL.

Lo sciopero rivendica il miglioramento delle condizioni lavorative e salariali che al momento prevedono orari lavorativi oltre le 10 ore, pause non pagate, retribuzioni e liquidazioni spesso irregolari, lavoro notturno e/o festivo senza maggiorazione e il solito clima intimidatorio e di ricatto.

I lavoratori e le lavoratrici sono stanchi e intendono bloccare con questa giornata la circolazione delle merci. Inoltre con questa giornata si vuole smascherare il ruolo svolto da molte cooperative alle quali, spesso, le varie aziende subappaltano la gestione del personale. Questo sistema cooperativistico, promosso dai sindacati concertativi e da alcuni partiti della cosiddetta sinistra, si è trasfromato in uno strumento di contrololo e di consenso. Tutto ciò ancora sulle spalle dei lavoratori le cui condizioni lavorative peggiorano di giorno in giorno.

E su questi punti che oggi i lavoratori e le lavoratrici delle varie piattaforme logistiche (Bologna, Piacenza, Milano, Padova, Roma) portano avanti la lotta, ribadendo che non si arrenderanno finché non saranno soddisfatte le loro rivendicazioni.

Sia le zone del pisano che del livornese hanno un posto di riguardo nell’ambito della logistica, tuttavia il terreno della lotta, in questo settore come in altri, è ancora tutto da preparare. Eppure registriamo casi di buste paga irregolari, di condizioni di lavoro senza rispetto delle normative di sicurezza, orari insostenibili, tempi di guida infiniti, una sorta di cottimo che mette a rischio la salute dei lavoratori , molti di loro ricattabili perchè la perdita di un posto mal pagato significherebbe la revoca dello stesso permesso di soggiorno.

In questo contesto di soprusi e ricatti padronali, Clash City Workers Pisa e Confederazione Cobas, in occasione dello sciopero hanno volantinato in molti magazzini

Confederazione Cobas Pisa

Clash City Workers Pisa

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