November 28, 2024
Intervista all’analista palestinese Nassar Ibrahim: “Nel campo palestinese stanno combattendo tutti gli attori della guerra civile siriana e del conflitto regionale: Assad, i gruppi sostenuti dal Golfo, le opposizioni moderate supportate dagli Usa”.
Decapitazioni, assenza di cibo e medicinali, colpi di artiglieria contro le case e cecchini che mirano a chiunque provi a uscire o entrare nel campo. Yarmouk, la “capitale” dei rifugiati palestinesi, il simbolo della diaspora e dell’agognato diritto al ritorno, vive l’ennesimo capitolo della sua personale tragedia.
A combattere dentro Yarmouk sono i gruppi palestinesi, nell’estremo tentativo di difendere quel poco di normalità che il campo ha sempre rappresentato fino allo scoppio della guerra civile siriana. Ma i residenti sono allo stremo, senza cibo, acqua né medicinali, fa sapere l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Secondo Anwar Abdel-Hadi, responsabile dell’Olp in Siria, «lo Stato Islamico [entrato definitivamente a Yarmouk una settimana fa, ndr] controlla ora il 60% di Yarmouk, dopo aver preso il 90% ma essere stato poi respinto dai gruppi armati da alcuni quartieri del campo». Ancora sono in corso gli scontri tra le vie strette del campo profughi, scontri a cui prende parte l’artiglieria del governo di Damasco, intenzionato a non permettere agli islamisti di avvicinarsi ulteriormente al cuore della capitale.
Leggi tutto l’articolo di Chiara Cruciati al seguente indirizzo:
http://nena-news.it/tra-le-rovine-di-yarmouk-hamas-combatte-lisis/
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