December 25, 2024
Sono numerosi gli incidenti dovuti a investimenti e collisioni tra transpallet (carrello elevatore con guidatore a piedi o a bordo, adibito alla sola movimentazione di merci, non al sollevamento) e carrelli elevatori.
A tal proposito riporto nel seguito la descrizione di un paio di incidenti.
In allegato la scheda predisposta dall’INAIL relativa all’utilizzo dei transpallet manuali, indicante alcune dinamiche infortunistiche e le principali misure di prevenzione, che sarebbe opportuno distribuire agli utilizzatori del mezzo.
Marco Spezia
INCIDENTE 1
Nella zona di carico e scarico di un centro logistico al servizio di una catena di supermercati, un autotrasportatore (in sub-appalto) sta utilizzando il transpallet elettrico in sua dotazione per riposizionare presso le baie di carico alcuni bancali contenenti materiale reso dai negozi e ritornato al magazzino: mentre sta terminando il posizionamento di un bancale viene investito da un carrello elevatore il cui conducente non si è accorto della presenza del collega.
Dall’analisi dell’accaduto è emerso che nella zona non vi era segnaletica che indicasse le regole di circolazione di mezzi e pedoni; il rischio di interferenze tra le loro attività, in qualche modo indicato nel DUVRI, non era gestito con misure di contenimento a causa della mancata previsione delle misure contenitive stesse e della carenza di coordinamento e cooperazione tra imprese.
I fattori causali individuati nella scheda di analisi di InforMo sono i seguenti:
– il conduttore del carrello elevatore non verifica la presenza di operatori a piedi nella zona delle baie di carico;
– nella zona delle baie di carico non ci sono regole di circolazione, né segnaletica.
INCIDENTE 2
Presso il magazzino di una ditta che si occupa di spedizioni di prodotti alimentari, mentre erano in corso operazioni di scarico di prodotti invenduti e restituiti (“resi”), nella zona ribalte, nella parte dedicata solamente allo scarico dei prodotti resi, si posiziona un autocarro con semirimorchio contenente prodotti alimentari su pallets.
Le operazioni di scarico sono affidate ad un lavoratore che ha il compito di trasportare i prodotti nel magazzino di stoccaggio con l’ausilio di un transpallet elettrico dotato di pedana retraibile per il posizionamento dell’operatore.
Le operazioni di scarico iniziano e proseguono fino al momento in cui il conducente del transpallet ha difficoltà di spostamento di un bancale non dovuto al peso del carico ma allo slittamento della ruota di trazione del mezzo a causa del pianale umido. Rimangono sul semirimorchio verso la cabina dell’autocarro 6 bancali (120×80 cm) posizionati su due file.
In aiuto del collega interviene un operatore di un altro reparto che riesce a scaricare il bancale dal semirimorchio con un mezzo diverso (carrello elevatore frontale) e lo trasporta nel reparto “resi”.
L’operatore del transpallet ritorna sul semirimorchio per continuare le operazioni di scarico ma l’inconveniente prima riscontrato si ripresenta. Il collega, quindi, torna con il carrello frontale sul semirimorchio mentre l’operatore del transpallet compie la retromarcia uscendo dal bancale inforcato; è in quel momento che il transpallet urta il carrello elevatore ed in particolare la pedana del transpallet. L’urto provoca il sollevamento della pedana del transpallet che nella fase di chiusura schiaccia il piede sinistro del conducente del transpallet contro il telaio del mezzo, provocandone l’amputazione dell’alluce (l’infortunato indossava le prescritte scarpe di sicurezza).
La procedura relativa al carico/scarico autocarri prevista nel DVR dall’azienda e a conoscenza di tutti gli operatori, impone che sul semirimorchio sia presente un solo mezzo di movimentazione (muletto o transpallet).
I fattori causali individuati nella scheda di analisi di InforMo sono i seguenti:
– nell’allontanare il transpallet, l’infortunato lo fa urtare contro il carrello elevatore condotto dal collega e inoltre non rispetta quanto previsto nel DVR che prevede che sul semirimorchio non ci sia più di un mezzo;
– l’autista del semirimorchio non rispetta quanto previsto nel DVR che prevede che sul semirimorchio ci sia al più un solo mezzo;
– il pianale bagnato impedisce le operazioni di scarico con il commissionatore (mezzo a disposizione dell’infortunato).
L’allegato:
Tratto dalla Mailing List Sicurezza sul Lavoro
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