November 28, 2024
Turni di lavoro massacranti e uno stipendio da fame. Quando l’operaio della Fiat dello stabilimento di Kragujevac in Serbia ha aperto la busta paga e ha trovato solo 306 euro ha dato fuori di testa. Ha preso un oggetto metallico e si è messo a incidere su trentuno 500L appena prodotte scritte che non lasciano adito a dubbi: “Mangiatori di rane (termine dispregiativo per indicare gli italiani, ndr) andate via dalla Serbia”.
Lui, come i suoi 2.400 colleghi, guadagna un quinto degli operai italiani e lavora fino a 12 ore al giorno e alla fine si porta a casa solo 34 mila dinari (306 euro circa), mentre il salario medio in Serbia è stato calcolato per aprile a 46 mila dinari (414 euro). Nelle ultime settimane, a causa di una forte domanda del nuovo modello di 500L, sono stati intensificati i turni di lavoro, che sono ora tre. Ma alla Fiat dei Balcani non si usa dire di no. Perché in Serbia un lavoratore su quattro è disoccupato. E allora, con la disoccupazione al 25 per cento, l’inflazione al 10 e le casse dello Stato ormai allo stremo, si continua a lavorare sottopagati e sfruttati, almeno finchè qualcosa scatta dentro e fa dire no.
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http://www.operaicontro.it/?p=9755728148
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