December 21, 2024
Il Governo Pd-Pdl ha approvato la sua Legge di Stabilità, quella che anni fa chiamavano Legge Finanziaria.
Trattasi si una manovra pari a 11,5 miliardi per il 2014 e per leggere i pochi documenti disponibili basta andare sul sito del governo Italiano http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=73300
La legge di stabilità la trovi quì:
http://www.piscino.it/file/leggi/finan/progfinan2014-01.pdf
Vediamo intanto i principali punti della MANOVRA
La legge di stabilità prevede interventi per i prossimi 3 anni: La manovra è quindi di 11,5 miliardi nel 2014, 7,5 miliardi nel 2015 e 7,5 miliardi nel 2016.
INCENTIVI ? Previsto un incentivo per favorire il passaggio dei contratti da tempo determinato a indeterminato ma non è lecito conoscere come saranno spesi i soldi stanziati, per quali settori\aree geografiche
Sono previsti per il 2014 sgravi fiscali di 3,7 miliardi,2,5 miliardi dei quali per il cuneo fiscale. Ma attenzione non si conoscono ancora i criteri che determineranno la ripartizione di questo incremento tra lavoratrici e lavoratori.
CIG IN DEROGA 600 MLN, una cifra assolutamente inadeguata alle richieste\necessità stando alle richieste proveniente dalle imprese.
Allo stesso tempo invece di favorire il potere di acquisto di salari e pensioni si continua con l’elemosina della social card incrementato di 250 milioni di euro per il 2014.
Gli annunciati tagli alla sanità sembrano essere scongiurati ma proprio in questi giorni stanno per arrivare i primi effetti della manovra Finanziaria decretata dalle Regioni con tanto di tagli ai posti letto e alle prestazioni socio sanitarie. L’impressione è che il Governo non perderà la faccia ma allo stesso tempo i tagli saranno imposti agli enti locali.
L’equità per il Governo non è rivedere nel suo complesso il sistema di tassazione nè tanto meno una efficace tassazione delle plusvalenze ma ci si limita a non adeguare al costo della vita le pensioni superiori a 3000 euro mensili con la richieste di contributo alle super pensioni d’oro.
Mentre il Governo annuncia il taglio del cuneo fiscale, arriva invece il ridimensionamento degli sconti fiscali.
La manovra del Governo è ovviamente compatibile con i tetti di spesa e il pareggio di bilancio, infatti nella premessa troviamo scritto che la manovra intende ” rispettare l’impegno di contenere il deficit nell’ambito degli obiettivi comunitari e invertire la tendenza del debito pubblico”.
Non dimenticamoci poi
A tutto ciò bisogna poi aggiungere tagli alla pubblica amministrazione e i tagli previsti dalla seconda fase della spending review per applicare la quale hanno ingaggiato un “tecnico” del Fondo monetario internazionali. Altri tagli arriveranno dai Comuni che si preparano a corposi piani di dismissione delle proprietà pubbliche con servizi fino ad oggi gratuiti che saranno erogati solo dietro pagamento.
La manovra non aiuta il paese a crescere, nasconde nuovi tagli e privatizzazioni, vende fumo con la riduzione del cuneo fiscale quando invece aumenta le tasse a carico delle famiglie e lascia stagnare i salari e le pensioni che giorno dopo giorno perdono sempre più potere di acquisto
Non ci sono margini di mediazione su questa manovra che va respinta senza indugio.
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