Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Unione Valdera: le decisioni improcrastinabili

Postato il 24 Giugno 2014 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

Dopo le elezioni amministrative con cui sono stati rinnovati gran parte dei Consigli Comunali dei comuni della Valdera saranno nominati gli Organi politici dell’ Unione.

Per noi non è un semplice adempimento formale ma l’occasione (da non sprecare come nel passato) per sciogliere alcuni nodi e fornire risposte ai cittadini e ai lavoratori.

Il nostro giudizio è negativo sulle unione dei comuni, e lo riconfermiamo, perché è cosa risaputa che tra gli intenti del Governo ci sia la cancellazione dei comuni sotto una certa soglia di abitanti e il loro accorpamentoin Unioni, come si evince bene anche dai processi di fusione e dagli incentivi regionali a favore di queste soluzioni.

Noi crediamo che avversare questa dinamica imposta dal neocentralismo governativo, che cancella di fatto le autonomie locali espressioni di istituzioni elette, comporti anche un’ azione politica dal basso attraverso una forte opposizione alle politiche gestionali che le Unioni mettono in atto e che spesso hanno favorito solo processi striscianti e progressivi di privatizzazione di pubblici servizi.

La dimostrazione dell’ inutilità e del pericolo dei modelli di gestione dei servizi che l’ Unione Valdera ha contribuito a estendere, non può essere solo enunciata o praticata occasionalmente con i sistemi “farsa” del sindacato confederale, ma deve essere portata avanti attraverso un’ azione sinergica di opposizione politica interna effettuata fuori e dentro gli organi dell’ unione.

Ecco perché come sindacato di base siamo impegnati e interessati a creare spazi di confronto insieme alle rappresentanze politiche, a partire dalle liste di alternativa e di movimento presenti nell’Unione della Valdera, che sono disponibili “a squarciare e rendere trasparenti” i meccanismi e i processi di gestione dei servizi accentrati negli anni all’ interno dell’ unione, ma anche la reale capacità di rispondere ai bisogni salvaguardando i diritti di cittadini e lavoratori.

Proponiamo allora un percorso comune ponendo alcune argomentazioni legate ad alcuni dei conflitti sociali e del lavoro in atto sul territorio. In particolare:

  1. come interveniamo sui bandi quali l’emergenza abitativa, gli aiuti a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi, il servizio scuolabus e l’assistenza specialistica?
  2. come è possibile incidere sulla qualità dei servizi assicurando condizioni di lavoro dignitose per chi opererà in appalto all’ interno dell’ Unione Valdera?
  3. esiste la comune volontà delle rappresentanze politiche di costruire una carta di intenti (e un tavolo permanente di verifica delle decisioni assunte) per scongiurare che attraverso l’ Unione si determinino:
    1. appalti al ribasso che rimettano in discussione tutele economiche e normative;
    2. la riduzione delle ore di lavoro e del salario, quale unico strumento per tagliare la spesa;
    3. la contrazione dei costi a discapito della qualità del servizio, e della sicurezza di chi vi opera;
  4. si vuole fare chiarezza sui modi di gestione dei servizi anche in ordine al tentativo di sostituire il servizio pubblico, con le organizzazioni sociali e del terzo settore per alcuni attività operative (cancellando posti di lavoro per impiegare volontari al posto di lavoratori con regolare contratto)?

I Cobas propongono all’Unione della Valdera un confronto su questi argomenti e auspichiamo che le forze politiche non siano presenti solo a ratificare decisioni assunte dai vertici e calate dall’alto.

Cobas Pubblico Impiego

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