December 22, 2024
Il depuratore di Ponte a Cappiano, di proprietà del Comune di Fucecchio e gestito dal Consorzio Conciatori pare che non abbia depurato i liquami inquinati scaricandoli direttamente nell’Usciana con un grave danno ambientale ancora da quantificare
E’ indubbio che siano stati carenti e insufficienti i controlli delle acque da parte delle autorità preposte, controlli che dovrebbero essere fatti periodicamente e a sorpresa rendendo pubblici i dti rilevati
Ma attorno alla depurazione delle acque si muovono colossali interessi economici, è indubbia la forte pressione degli industriali per abbattere i costi di depurazione
La tragedia (distruggere l’ambiente è sempre tragico) dell’Usciana si ricollega al “Tubone”, tubi con un diametro di quattro metri da interrare e che convoglieranno ventidue milioni di metri cubi di liquami all’anno in una piccola porzione di territorio. Gli industriali contribuiranno al 7% dei costi del progetto che sarà interamente scaricato sulla cittadinanza e i Comuni
Noi pensiamo che il pubblico debba esercitare un reale controllo in materia di salute e sicurezza ma se dismettiamo uffici o li riduciamo ai minimi termini questi controlli non possono essere effettuati. E’ di pochi mesi fa la nostra denuncia del ridimensionamento dell’arpat a san Romano, ma il discorso vale per ogni altra provincia della Toscana
Non basta invocare verità e giustizia quando sono a rischio gli elementari controlli, quando si predispongono grandi opere a uso e consumo degli industriali con poca attenzione alle problematiche dell’ambiente
E’ il caso di cambiare le politiche in materia di depurazione e ripristinare controlli seri ed efficaci con presidi funzionanti sui territori
Confederazione Cobas Pisa
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