Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Venerdì il Governo Renzi ha reso più facile dichiarare guerra

Postato il 18 Febbraio 2015 | in Italia, Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

Da Il Manifesto:

Re nziVenerdì notte la Camera dei deputati ha modificato nell’ambito della seconda parte della Costituzione, anche l’ex articolo 78 che norma le modalità della dichiarazione dello “stato di guerra. Ora basterà un voto della Camera (e non più anche del Senato) con la maggioranza assoluta dei componenti (e non con la maggioranza qualificata di due terzi, come proposto da alcuni deputati)…
Perchè la modifica di venerdì è gravissima? Perchè la riforma costituzionale è affiancata da una riforma elettorale (l’Italicum) che prevede il premio di maggioranza al partito vincitore delle elezioni. Il combinato disposto delle due riforme dà di fatto ad un partito politico il potere e la responsabilità di dichiarare lo “stato di guerra”.

Si tratta di un cambiamento che ha conseguenze anche sull’art. 11 della Costituzione che dice “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa”. Certo, già di fatto in molte occasioni violato, ma appunto si “doveva violare”, ora, invece con questa modifica dell’art.78 si tolgono gli ostacoli parlamentari alla dichiarazione di guerra da parte dell’Italia. E’ il governo e addirittura un solo partito di maggioranza che decide.

Questa modifica è stata fortemente incentivata dalla Forze Armate, dalle ministre Pinotti e Boschi, e, sicuramente, dalle industrie delle armi.

E c’è un gravissimo e pericoloso parallelismo, anche in termini di tempi, tra questo ‘colpo di mano’ notturno e le dichiarazioni belliche del Min. Gentiloni sulla Libia.

Non vedono l’ora di utilizzare questa modifica dell’art. 78?

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