December 27, 2024
Ieri sera eravamo nello storico quartiere 23 gennaio, che ospita vari comuni e spazi autogestiti e la radio comunitaria “al sono del 23”. con noi in trasmissione, a più di Gustavo-il conducente-a Due ragazze basche molto giovani, una giornalista spagnola, tecnici molto efficienti appena adolescenti, c’era l’intellettuale messicano Fernando buon abate, uno degli accompagnatori del processo elettorale per l’Assemblea Costituente: che ha attestato al chavismo più di 8 milioni di voti e La percentuale più alta mai raggiunta in base al numero attuale di abitanti. Sui numeri, abbiamo parlato ieri durante l’intervista alla redazione del antidiplomático.Buon Abate, autore del volume filosofia dell’umorismo e della risata, ha proposto di accompagnare il percorso dell’assemblea costituente con un programma di satira basato sulle assurdità dell’opposizione e del circo mediatico che li sostiene. Ci è sembrata un’ottima idea.Se esiste ancora la satira in un paese come l’Italia, un tempo patria dei geni in questo campo, la trasmissione potrebbe chiamarsi “falsi amici”: nel senso di quelle parole che sembrano indicare una cosa, ma il loro significato è spesso opposto . Nel senso di quelle “persone” la cui maschera critica-critica nasconde il loro ruolo di pompieri, distributori di albódigas tranquillanti nell’eterno ballo del ni-ni. Un esquemita ben consolidato, soprattutto in una certa sinistra, abituata a resvalar eternamente dalla stessa impotenza. La bandiera del ni-ni è ora la marea socialista e i suoi treccine adiacenti. Ex personaggi di governo – uno dei quali denunciato per corruzione – che sono considerati assolti dagli errori imputati al governo. Una formazione critica quanto sterile, che urla contro l’Assemblea Costituente, ma non disprezza l’alleanza con i diritti golpisti. Chi non è da una parte o da un’altra parte della barricata – ha scritto qualcuno – finisce per essere la barricata.La bandiera della critica-critica risulta essere ora quella del “Arco minerario”. fiore di reporter sulla sua poltrona, accademici che non hanno mai incontrato nella sua vita un indigeno e nemmeno le condizioni di bisogno, pontifican su questa zona ricchissima di risorse, Che maturo avrebbe consegnato alle multinazionali. Anche istituendo “zone economiche speciali” sul modello dell’Honduras.
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